Passa ai contenuti principali

CRONACHE AQIILIANE VI






Di Lorenzo Marvelli

AQUILA. LUGLIO 2009


XI. “G8. UNO SPETTACOLO TRAGICOMICO”


8 luglio 2009, Aquila


Non bisognerebbe scrivere del sisma. Non più.Questo non è il tempo della scrittura per me.E' il tempo in cui guardo intorno. Non scrivo. Guardo. Non ascolto neanche. C' è poco da ascoltare.Stiamo patendo il G8. Abbiamo appena patito i giochi del mediterraneo. Patiremo altri eventi estivi sulla costa.Perché gli eventi spettacolari si patiscono, non si godono.

E' stato uno spettacolo la tragedia del terremoto. Lo spettacolo ha spogliato dello sport, i giochi del mediterraneo. E' uno spettacolo tragicomico il G8 con gli squali che arrivano in elicottero e le prime donne che fanno il giro turistico nelle tendopoli accarezzando le teste dei bambini del terremoto.Sono stanco di scrivere di eventi spettacolari. Il loro chiasso mi ha stancato. Sono stanco delle tende, delle scosse, delle bandiere degli stati, delle promesse, delle lacrime, degli elicotteri che ci sorvolano, del presidente della repubblica che si commuove, del presidente del consiglio che ci racconta i suoi sondaggi.

A Pescara si sono appena conclusi i giochi del mediterraneo. L' Italia ha fatto il suo record di medaglie. Lo stadio del nuoto era attiguo agli alberghi dove i terremotati aquilani aspettano le case di settembre come i testimoni di Geova fanno con la fine del mondo: uno spettacolo nello spettacolo. L'inno d' Italia suonato fino alla nausea, il tenore d' Abruzzo Mazzocchetti, un po' tresh un po' Bocelli, le bandiere degli stati, gli sfollati che passeggiano sulla riviera leccando il gelato, la pioggia che rompe i coglioni, i vigili urbani che fanno le multe.

I colleghi che m'incontrano mi chiedono sorridendo: "non scrivi più del terremoto? e i no global? romperete i coglioni pure 'sta volta?"Abbiamo tutti i coglioni rotti da queste parti. E ognuno ha i suoi buoni motivi. C' è chi dice: "ma proprio qui il G8? che palle!". Altri invece: "i black bloc? ancora? che palle!"

E' che non c'è più voglia di scrivere e di raccontare. Le parole sono ormai come uno sciame sismico: innocue. e interminabili.
Più d'uno sussurra: "una grande scossa, la più grande, con epicentro sotto il palazzo della guardia di finanza. Un botto e via: siamo tutti liberi!"
Una specie di big bang. Di nuovo e dopo milioni di anni. Una scossa che dia vita ad un altro mondo possibile.
Domani c'è un sit-in no global davanti alla prefettura qui a Pescara. è una delle iniziative disseminate nel territorio nazionale che abbiamo scelto di realizzare in alternativa ad una sola ed unica manifestazione a l'aquila. Non so se andrò. Forse sì.

A volte penso che Michael Jackson poteva venirsene qui a morire. gli avremmo organizzato un funerale degno di questo nome. con tanto di elicotteri, uomini in armi a pattugliare le vie del centro e postazioni di pronto soccorso per i fans colpiti da malore.
Il presidente della repubblica si sarebbe commosso in televisione. Ed il presidente del consiglio ci avrebbe raccontato i suoi sondaggi. E gli sfollati aquilani avrebbero passeggiato sulla riviera leccando gelati e facendo finta d'essere al mare. E i no global avrebbero scritto sulla collina a caratteri cubitali: "yes, we camp".

Alla sfilata conclusiva dei giochi del mediterraneo, quando migliaia di persone ed atleti sfilavano lungo il corso di Pescara, una banda di rapinatori ha tentato il colpo in una gioielleria. La polizia li ha braccati tra la folla, c'è stato panico e curiosità, qualcuno ha pensato ad un set cinematografico, altri hanno creduto ad un attentato terroristico.Lo spettacolo della sfilata non si è interrotto di un attimo. Le urla di paura facevano un unico rumore con le musiche della banda. Chi rideva, chi piangeva, chi scappava, chi brandiva la pistola.

I malviventi in permesso premio, sono tornati in galera dopo aver rischiato il linciaggio della folla.
Il sindaco di Pescara dice che i giochi sono stato un successo d'immagine per Pescara e per l' Abruzzo. Lo pensano anche gli atleti che hanno preso la medaglia. Quelli che hanno perso lo credono meno. O non lo credono affatto.
Obama è arrivato oggi in Abruzzo. Sa del terremoto e nelle tendopoli aspettano Michelle perché tocchi le teste dei bambini del terremoto.Obama forse non sa dei giochi del mediterraneo. Sa però della morte di Michael Jackson. Ma non crede che il suo funerale avrebbe potuto svolgersi qui.
Su questo bisognerà ascoltare il prossimo monito del papa. Quando sarà in Abruzzo a portarci l'ennesima parola. La parola di dio.

Commenti

Post popolari in questo blog

ENZO ROSSI ROISS, CHI È COSTUI? SMASCHERIAMOLO!

Un sondaggio sul personaggio discusso, controverso e infaticabile. Uomo – Araba Fenice. Di Kengarags Enzo Rossi Roiss, all’anagrafe Vincenzo Antonio Rossi, nasce il 14 settembre 1937 a Novoli in provincia di Lecce in una famiglia numerosa. All’età di diciannove anni emigra al nord in cerca di fortuna e di una vita migliore. Frequenta il corso di giornalismo ad Urbino. Nel 1959 comincia a firmarsi con il nome di Enzo Rossi Roiss collaborando con dedizione ad alcuni giornali, anche se minori o di servizio.  Nell’albo dei giornalisti, però, non abbiamo trovato di lui alcuna traccia. Dopo alcuni anni si trasferisce a Bologna e tenta l’attività editoriale con alcune pubblicazioni sull’arte, anche di un certo interesse, poiché riesce a coinvolgere personaggi di rilievo.  Tale esperienza ha però una vita breve e sincopata, sia per le difficoltà di gestione economica, sia per le particolarità caratteriali del sig. Roiss, che costringono dopo un po’ le p

ЯНТАРНЫЙ ПУТЬ. RELOADING

11 мая - 11 июля 2023 года Академия Наук Латвии выставочные залы на 2-ом и 3-ем этажах   С 11 мая по 11 июля 2023 года в Академии Наук Латвии будет проводиться выставка двух художниц Лолиты Тимофеевой и Валентинаки под названием «Янтарный Путь. Reloading ". Художницы родились в Латвии, но уже долгие годы живут и работают в Италии. Древняя дорога, которая связывает Балтийское море с Средиземным, является образом, раскрывающим творческий и личный путь художниц. Обе художницы на своих работах намечают путь, где соприкасаются личная память и коллективное сознание . Выставку откроет 10 мая текущего года в 15:00 посол Итальянской Республики в Латвии Алессандро Монти, президент Академии наук Латвии Иварс Калвиньш, вице-президент Академии наук Латвии Оярс Спаритис и председатель отделения гуманитарных и социальных наук Академии наук Латвии Гунтис Земитис. Янтарь - это блестящий драгоценный камень, солнечного цвета, который содержит в себе микроорганизмы, растения и насекомых, дру

DZINTARA CEĻŠ. RELOADING

  2023. gada 11. maijs - 2023. gada 11. jūlijs Latvijas Zinātņu akadēmijas 2. un 3. stāva izstāžu zālēs   No 2023. gada 11. maija līdz 11. jūlijam Latvijas Zinātņu akadēmijā aplūkojama divu mākslinieču - Lolitas Timofejevas un Valentinaki izstāde "Dzintara ceļš. Reloading". Mākslinieces dzimušas Latvijā, bet jau vairākus gadus dzīvo un strādā Itālijā. Senais jūras ceļš jeb tā dēvētais Dzintara ceļš, kas savieno Baltijas jūru ar Vidusjūru, ir tēls, kas atklāj abu mākslinieču radošo un personisko ceļojumu. Abas mākslinieces savos darbos iezīmē ceļu, kur satiekas identitātes atmiņa un kolektīvā apziņa. Izstādi š.g. 10. maijā plkst. 15.00 atklās Itālijas Republikas vēstnieks Latvijā V.E. Alessandro Monti, Latvijas Zinātņu akadēmijas prezidents Ivars Kalviņš, LZA viceprezidents Ojārs Spārītis un LZA Humanitāro un sociālo zinātņu nodaļas priekšsēdētājs Guntis Zemītis. Dzintars – šis zeltaini dzirkstošais dārgakmens saules krāsā sevī glabā gaisa pūslīšus, mikroorganismus,