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Visualizzazione dei post con l'etichetta 500 anni della scoperta dell'America

13 ottobre 1992 a Yaxchilan, Chiapas

Il giorno dopo i cinquecento anni dell’approdo di Colombo di Pina Piccolo La foresta Nella luminescenza del Giorno Dopo Sopravvissuta Alle sciocchezze Delle civiltà Sa rigenerarsi Dallo scompiglio Che dilaga a piano terra La foresta sì che ha visto specie Prima splendere e poi spegnersi Tronfi organismi rinsecchiti Per combustione d’arroganza. Certo, di questo anche lei ha sofferto Le sue lacrime afflitte Scambiate per rugiada, I sospiri di disapprovazione Presi per vento. Ma alla terra non cessavano Di abbarbicarsi le sue profonde radici, Le pietre del tempio Corrose dal muschio Si sfaldavano in sabbia Trasportata dalle formiche. Perfino i veleni A galla sul torrente Sapeva purificare Sbattendoli Miglio dopo miglio Sulle pietre. La natura cerca Di lavare ogni pecca. E adesso, strattonandoti ai margini Cerchiamo di divellerti gli arti Mentre il clima impazzito Ti secca le sorgenti Furfantelli Gi

12 ottobre 1992 a Yaxchilan , Chiapas

A cinquecento anni dall’ approdo di Colombo nel ‘Nuovo’ continente di Pina Piccolo Inghiottito dalle liane, il labirinto, Nel profondo della foresta Inghiottita dalle liane, la selva Circondata dal fiume Circondata da indios - nei giorni di mercato, le donne Attraversano l’Usumacinta Su fragili imbarcazioni Per scambiare piume dai colori sgargianti Per monetine di latta, Per tela mimetica-- Nel profondo della foresta Inghiottita dalle liane Camaleonti nascosti tra i massi e le frasche. Nel cuor della notte sui gradini del tempio La luna disegnerà Un serpente Che offre il frutto vermiglio Della conoscenza A chi vive Con il sapore della paura. A notte fonda le scimmie urlatrici Si dondoleranno tra le cime e gli scorpioni Si nasconderanno sotto le pietre. Nel pieno della notte, Mauro Il Lacandone cristiano, guardiano del tempio Maya Erigerà un piccolo altare A un dio senza nome E, ubriaco, verserà lacri