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Joana Karda - Chi è?

2019, Claudia Mitri, Laila Wadia e Lolita Jaskin (Timofeeva) JOANA KARDA è il primo collettivo in Italia di scrittura meticcia femminile. Il collettivo nasce nel 2012 all’interno del laboratorio di scrittura meticcia, organizzato dall’associazione Eks&Tra in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna e tenuto da Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2) . Dopo l’esperienza del racconto “ Schischok” realizzato a tre penne da Claudia Mitri, Vanessa Piccoli e Lolita Jaskin (Timofeeva), che ha preso vita con una raffinata edizione Sikè, Euno Edizioni (2017), al collettivo si unisce Laila Wadia. Insieme nel 2017 terminano il loro primo romanzo “ Le molte vite di Magdalena Valdez” pubblicato da Besa Editrice ad ottobre 2019. Il nome Joana Karda è un omaggio al libro di Josè Saramago “La zattera di pietra” , dove tutto inizia nella penisola iberica che si stacca dall’Europa e comincia a viaggiare. È un viaggio verso il nuovo e Joana Carda

Le molte vite di Magdalena Valdez. Il romanzo di Joana Karda

Joana Karda. Le molte vite di Magdalena Valdez di Marisa De Leonardis “ Le molte vite di Magdalena Valdez ” (Besa Editrice) è un romanzo di formazione la cui la storia si articola attraverso la metafora del viaggio.   La forza di questo libro è nell’essere   stato scritto da quattro donne di nazionalità diversa, che diventano tutt’uno in una sorte di meticciato letterario. La piccola Maggie fugge dall’India per trovarsi nell’ Unione Sovietica della Perestroika, di cui assiste al crollo, per trasferirsi poi nella Roma di Tangentopoli e Mani Pulite ed approdare infine nella Trieste basagliana . Una narrazione di taglio cinematografico dove i luoghi, i volti e le ambientazioni scorrono attraverso gli occhi-cinepresa della protagonista, con frequenti zumate anche sul paesaggio della sua stessa anima. La sua vita va di pari passo con la realtà e con la storia: crolla l’ Unione Sovietica e crolla anche il suo mondo. A Roma si troverà a confrontarsi con la superficialità dei

Presentazione del libro SCHISCHOK del collettivo Joana Karda. Libreria Ubik, Bologna

3 marzo 2018, ore 17.00  Intervengono il Prof. Fulvio Pezzarossa e WU MING 2 Joana Karda è il primo collettivo in Italia di scrittura meticcia femminile ed è composto da Claudia Mitri , Vanessa Piccoli e Lolita Jaskin (alias Lolita Timofeeva ) Il suo primo libro « Schischok » è un progetto sperimentale che si snoda in due parti: la prima parte narra la storia di Schischok, uno spiritello dispettoso che si trova a vivere a Bologna in un appartamento con tre coinquilini, di lingue, culture e percorsi di vita completamente diversi. Attraverso litigi, malintesi e viaggi onirici i tre riusciranno a sconfiggere tensioni e pregiudizi. Nella seconda parte, attraverso i loro scambi di mail, le autrici svelano le dinamiche del loro metodo di scrittura. Il lettore può entrare passo dopo passo nell’immaginario delle scrittrici ed essere partecipe delle scelte e delle rinunce necessarie per realizzare il racconto. Il libro è inoltre arricchito con i disegni di Lolita Timofeeva.

Opus Alchymicum al Castel dell’Ovo a Napoli. 100 opere di Lolita Timofeeva per i 100 anni di indipendenza della Lettonia

di Elisabeth Thatcher È una grande mostra personale di Lolita Timofeeva nella splendida cornice del Castel dell’Ovo a celebrare a Napoli i 100 anni di indipendenza della Repubblica di Lettonia. L’Ambasciatore lettone Artis Bertulis all’inaugurazione ha sottolineato come l’Italia  fu una delle prime a riconoscere la sua autonomia nel 1921. “Opus Alchymicum” dell’artista lettone crea i collegamenti tra Napoli e Riga attraverso la rielaborazione dei simboli alchemici. La ricerca di Lolita inizia  a Napoli, quando visitando nel 2005 la Cappella Sansevero decide di avvicinarsi al pensiero ermetico di Raimondo di Sangro (Torremaggiore, 1710 – Napoli, 1771), settimo principe di Sansevero, inventore, alchimista e letterato, geniale ideatore del nobiliare mausoleo. Le origini di questa sua indagine però si trovano in Lettonia: l’architettura di Riga, città natale dell’artista, è ricca di simboli alchemici e forse proprio lì si cela il seme della sua curiosità intellettuale, da lì p