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SEDUZIONE – un inno alla diversità. La mostra di Koen Vanmechelen agli Uffizi

Time of Truble, 2021, Photo credit Valentina Kovalisina di Lolita Timofeeva La mostra  Seduzione  dell'artista  Koen Vanmechelen apre la stagione espositiva 2022 delle  Gallerie degli  Uffizi  di Firenze. Il direttore EikeSchmidt ha scelto questo progetto,  evidenziando come il museo abbia “molto raramente in passato ospitato mostre d'arte contemporanea […] viste come un'intrusione in queste sale sacre”. Con trenta opere-installazioni, in una sorprendente connessione con l’arte antica del museo, l’artista belga affronta i temi dell'evoluzione e dell'ibridazione. Abbattere i muri, cancellare i confini, incrociare le culture per trarne energia – trapela forte il messaggio dell’artista. Vanmechelen usa la metafora della natura, si mette sullo stesso piano con il mondo vegetale ed animale e, come se volesse riprendere il famoso commento di Diogene a Platone che definì l’uomo un animale bipede senza piume, rende il pollo protagonista della sua ricerca. Infatti, l

La Lettonia di Lolita Timofeeva nella mostra “La via dell’ambra. Reloading”

  b Maps, 2019 di Mattia Lapperier dal catalogo in mostra Lolita Timofeeva riflette sui processi geopolitici della Lettonia, terra in cui è nata, dove ha intrapreso la carriera artistica e dove ha risieduto sino al 1991. Per mezzo di un personale linguaggio pittorico associato all’installazione, si pone alla ricerca delle immagini più antiche della cultura visiva e dell’arte popolare lettone. Include nei propri lavori testimonianze dirette provenienti dal passato della sua terra d’origine come vecchie foto, documenti originali, distintivi e altri elementi che tramandano una storia allo stesso tempo privata e collettiva.  Meta, 2020 Rituali,2020 Tra i simboli pagani a cui attinge, Māras Krusts (Croce di Mara) è certamente quello che ricorre più di frequente poiché incarna un’antica e potente rappresentazione simbolica del mondo materiale, collegata al culto della Terra e della Natura. In alcune opere compare come un sigillo impresso a fuoco su alcune fotografie; in altre è ripet

L’archeologia del futiro di Valentinaki nella mostra “La via dell’ambra. Reloading”

  Scultura Post-Plastic-Fauna I, 2020     di Mattia Lapperier brano dal catalogo mostra Valentinaki imprigiona nella resina sostanze naturali e artificiali, dando origine a delicati cromatismi dalle forme astratte. Tale operazione concettuale le consente di riflettere sui problemi ambientali che rischiano di segnare indelebilmente la qualità della vita delle generazioni future. L’artista crea elementi zoomorfi che rievocano organismi primitivi, anche grazie all’intrusione nelle sue composizioni di valve di conchiglia d’ostrica . Post-Plastic-Fauna V, 2020 Post-Plastic-Fauna XII, 2020 Il ciclo di lavori che propone in mostra è composto, oltreché dai citati lasciti del mare, anche da materiali inquinanti e non degradabili, provocatoriamente impiegati dall’artista con lo scopo di sensibilizzare i visitatori sui rischi che si corrono se sprovvisti di un’adeguata cultura al rispetto dell’ambiente. Le opere selezionate per la mostra rimandano all’ambra sia per il mero aspetto esteriore