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Visualizzazione dei post con l'etichetta artista lettone

Che cosa hanno visto per reagire così? Il progetto di Lolita Timofeeva “Entra. Guarda. Scrivi”

Le persone entrate nello studio dell’artista lettone Lolita Timofeeva   sono state invitate a guardare la rappresentazione di un qualcosa per poi descriverlo, completando la frase “Confesso, l’immagine che ho visto…” L’11 ottobre 2014, nell’ambito della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI (associazione dei musei d’arte contemporanea), Lolita Timofeeva ha realizzato questa performance coinvolgendo i visitatori. L’artista ha creato un collegamento   tra persone che non si conoscono ma che sono entrati in contatto attraverso l’arte relazionale.   Infatti,   le riflessioni della gente fissate sulle strisce di carta, in una seconda fase saranno elaborate da Lolita Timofeeva e faranno parte di un divertente “poema” collettivo. Ma non si tratta di un automatismo di scrittura. I contributi di tanti hanno fornito il clima generico. Il "mood" esistenziale che si è sviluppato dall'intreccio dei loro interventi costituisce l’impulso per l’approfondimento e la rifless

Blu Gallery. Video inaugurazione META di Lolita Timofeeva

15 marzo 2014, Bologna

META. Un poema collettivo creato da Lolita Timofeeva

Sabato 15 di Marzo alle ore 19 nella Blu Gallery di Bologna in via Don Minzoni 9 (zona MAMBO) sarà inaugurata mostra personale di Lolita Timofeeva “Meta” , presentata da Valerio Dehò . Lolita Timofeeva, nata a Riga in Lettonia, pur avendo degli studi accademici non rinuncia a collegarsi a delle tendenza attuali che puntano proprio alla creazione di opere d’arte collettive. Le sue mostre richiedono sempre la collaborazione del pubblico spesso in un ottica meno sociologica e più poetica che ricorda le esperienze surrealiste. “Meta” è appunto una mostra in cui vari moduli e linguaggi si affrontano. Nell’ambiente unico della galleria sono esposti i disegni su carta con le composizioni poetiche e un video proietta l’immagine di due bambini che giocano con una scala. È presente anche una vera scala che sta a simboleggiare una possibile ascensione verso un traguardo da raggiungere. In precedenza l’artista in varie occasioni aveva invitato  i visitatori di dive

Schischok in Artefiera

“Schischok. Presenza di spirito” è un libro d’artista di Lolita Timofeeva che è stato presentato in Artefiera di Bologna all’interno dello stand Zeta (Campanotto Editore). Il testo di questo libro è stato realizzato da Lolita Timofeeva, Claudia Mitri e Vanessa Piccoli nell’ambito del laboratorio di scrittura collettiva interculturale organizzato dall’associazione Eks&Tra presso il dipartimento di italianistica dell’università di Bologna. Con l’intento di creare un “racconto meticcio”, le autrici hanno voluto rappresentare come uno stesso fenomeno possa essere vissuto in modo completamente differente a seconda della cultura di appartenenza. La storia si snoda infatti intorno a uno spiritello dispettoso e alle incomprensioni che la sua presenza crea tra i suoi multiculturali coinquilini. La seconda parte di questo libro d’artista svela il retroscena del processo di scrittura, illustrandone tutte le tappe attraverso la corrispondenza delle tre autrici.

Intervista a Bigas Luna in una giornata piovosa

Ritratto di Bigas Luna di Lolita Timofeeva di Lolita Timofeeva   Mi è tornato in mente un giorno piovoso dell’ottobre 2000. Sono partita da Valencia per raggiungere una piccola località sul mare (Denia), dove un regista spagnolo, il grande Juan José Bigas Luna, stava girando il suo film “Son de mar”. Durante il viaggio, di un’ora circa sotto il diluvio, ho visto una Spagna per me inedita: un paesaggio minaccioso e surreale in cui montagne rocciose spuntavano in mezzo ai nuvoloni. Le piantagioni di arance e di mandarini affioravano dall’acqua come fossero in una risaia e l’acqua ribolliva intorno alle radici traboccando nelle strade. In questo scenario inconsueto, nel quale la forza della natura prendeva il sopravvento, soltanto il colore arancione degli agrumi e la conversazione in lingua spagnola, a bordo del piccolo pullman, mi riportavano alla realtà mediterranea. Viaggiavo con alcuni giornalisti di Barcellona e Madrid. Per prima cosa ci siamo fermati sul set

“Gioie di Lò” by Lolita Timofeeva, minisculture di osso e oro da indossare

di Alberto Parisi Lolita Timofeeva, artista lettone, stabilitasi da anni a Bologna, ha lanciato una sua linea di gioielli - "Gioie di Lò" . Usando materiali innovativi in quanto arcaici e quasi non considerati, guidata dalla visione trascendente della creatività, ha realizzato vere e proprie sculture in miniatura di un’originalità assoluta. La abbiamo intervistata nel suo studio, a Bologna. Alberto Parisi. – Dunque, cara Lolita, questo è un esordio o qualcosa che deriva da esperienze precedenti? Lolita Timofeeva. No, questo non è un debutto. In passato ho già disegnato gioielli, che sono stati poi realizzati da orafi vicentini e presentati dalla mia gallerista olandese. La differenza è che questi gioielli ora li eseguo io, personalmente. A.P. – Quindi si è cimentata anche nell’arte orafa? L.T. No, no! L’oro, nel mio caso, è usato come rifinitura finale. Lavoro con osso che, dopo trattamenti appropriati, alla fine ricopro con foglia d’oro zecchino 24 carati, con

Lolita Timofeeva ha vinto la causa contro Edizioni QuattroVenti di Urbino

di Kengarags --> --> 12 mila euro è costato alla casa editrice “lo scherzo” architettato da Enzo Rossi Roiss, il danno poteva essere minore se la casa editrice, palesemente rea, avesse proposto una transazione evitando così la causa. Il Tribunale di Bologna, sezione specializzata in materia di proprietà industriale ed intellettuale, nella causa civile iscritta al n. 13466/08 del Ruolo Generale , promossa dalla pittrice lettone Lolita Timofeeva nei confronti di Edizioni QuattroVenti, ha sentenziato in data 2 marzo 2010 che la casa editrice è colpevole per la violazione del diritto patrimoniale. Virgolettiamo la decisione del giudice per il lettore: “ il Collegio dichiara la violazione del diritto patrimoniale di autore dell’attrice per l’illecita riproduzione fotografica delle sue opere “Autoritratto con rifiuto” e “Interferenza 2” ad opera della convenuta” . Trattasi della pubblicazione delle due opere della Timofeeva nel libro “Mond