Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta attualità

Mineral show 2016 a Bologna

A Bologna è stata inaugurata MINERAL SHOW 2016. La mostra dura dal 4 al 6 marzo ed è allestita  alla sede dell’UNIPOL Arena a Casalecchio di Reno. Gli appassionati di mineralogia possono ammirare all’interno dell’esposizione quattro mostre tematiche allestite ad hoc. Si tratta del omaggio a Luigi Bombicci (1833-1903), mineralogista a Bologna. Lo studioso lasciò una profonda impronta nella città di Bologna; i suoi lavori nel campo della mineralogia lo resero un personaggio tanto noto quanto discusso per alcune sue teorie. Numerose sono le sue pubblicazioni giunte ai nostri giorni. A lui è dedicato il “Museo di Mineralogia e Petrografia” dell’Università di Bologna, istituzione di cui fu anche il primo direttore. Un percorso interno al Bologna Mineral Show ci aiuterà a conoscere meglio questo personaggio, importante sia per la mineralogia che per la città che ospita questa manifestazione. La seconda mostra dedicata alle lampade da miniera , dall’epoca dei romani fino a circa

News dal campo sfollati di S. MAtteo della Decima

di Roberta Sangiorgi Patricia ha iniziato domenica a "lavorare" con i bambini; l'hanno adottata come compagna di giochi. I ragazzini spesso sono soli perchè gli adulti devono lavorare. Patricia ha donato al campo materiale didattico vario che aveva raccolto insieme agli insegnanti della sua scuola. L'80% degli sfollati sono migranti. La maggior parte di loro abitava nelle case popolari o nelle case rurali vecchie di S. MAtteo, case costruite più alla buona e che ora sono inagibili. Sono soprattutto pakistani, tunisini, marocchini, rumeni, moldavi. La comunità cinese di San Giovanni in Persiceto ha donato al campo una ventina di tendine a igloo, che sono tutte montate in caso di necessità per chi avesse paura di dormire in casa, viste le continue scosse. Claudio ha fatto il turno di guardiania dalle 3 alle 7. Ha raccontato che molti sfollati si svegliano alla mattina alle 4 per andare a lavorare nelle aziende agricole della zona. Mercoledì t

URGENTE PER TERREMOTATI: SI CERCANO VOLONTARI PER IL CAMPO DEGLI SFOLLATI A S. MATTEO DELLA DECIMA (S. Giovanni in Persiceto)

Si cercano volontari per 2 tipologie d'interventi nel campo di S. Matteo della decima (frazione del Comune di S. Giovanni in Persiceto). - Supporto alla Protezione Civile nella gestione quotidiana del campo (sorveglianza notturna/diurna, distribuzione pasti, pulizie, ecc. ecc.). Tale supporto darebbe respiro ai volontari della protezione c. impegnati senza sosta da martedì scorso. - Svolgimento di attività ludico, ricreative, di manipolazione, di svago, sportive ecc. ecc. Il campo Bonzagni di Decima è un campo sfollati permanente 24H (ventiquattro ore su ventiquattro). Nel campo le persone sfollate hanno assicurati i pasti (in questi giorni preparati dalla Matilde ristorazione) e i servizi igienici sanitari. Gli interventi di volontariato si concentreranno su questo campo (in quanto appunto permanente 24H). Attualmente sono accolte 50 persone in 5 tende, ma è previsto l'arrivo di altre 22 tende, da 10 persone l'una, per 270 persone in totale. ANCHE I MINORI DI 18

Roma, 19 febbraio. Manifestazione nazionale per la Siria

per info:libertasiria@yahoo.it

Contro la repressione in Siria –Appello a poeti e traduttori per la traduzione e diffusione delle opere di poeti siriani

Vista la gravità della situazione in Siria, particolarmente gli spargimenti di sangue che su base quotidiana hanno caratterizzato gli ultimi mesi, lanciamo un appello perché in Italia non venga meno l’attenzione e la solidarietà verso le sofferenze di questo paese. Parte del processo attraverso cui si crea indifferenza ed ostilità verso il diverso e verso popoli di altri paesi è il mantenimento dell’ignoranza e il continuo sminuire di ciò che essi hanno sperimentato ed elaborato. Pubblicando questi testi di poeti siriani, uomini e donne diversi per generazione, strato sociale, religione e provenienza tradotti in italiano vorremmo dare un assaggio agli italofoni della ricchezza, diversità e profondità della cultura del popolo che li ha elaborati. La poesia riesce spesso a raggiungere chi la legge e chi l’ascolta in maniera più immediata ed è in grado di far emergere l’universalità dell’esperienza umana, contrastando l’idea di presunte superiorità occidentali, idea favo

LETTERA APERTA FIRMATA DAI “ LAVORATORI AFRICANI CITTADINI DEL MONDO IN ITALIA”

PUBBLICATA DA IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA IL 18.12.2011 CARI fratelli e sorelle rosarnesi, siamo lavoratori africani di tante nazionalità. Abbiamo voluto scrivere questa lettera per ringraziarvi della vostra ospitalità. Poiché negli ultimi giorni si è parlato molto di noi, abbiamo deciso di parlare in prima persona. Malgrado la triste situazione che si è verificata due anni fa, che ha fatto male a tutti, ci troviamo di nuovo insieme, nella vostra città e sulla vostra terra. Quella situazione triste ce la portiamo nel nostro cuore, così come voi nel vostro. Noi siamo persone come voi. Vogliamo lavorare per vivere, come voi. Siamo in difficoltà quando non c’è lavoro, come voi. Emigriamo per trovare lavoro come tanti di voi in passato e ancora oggi. Abbiamo famiglie, madri, fratelli, figli, come voi. Siamo qui per cercare una vita migliore, non per creare problemi. Per questo v

Appello Coordinamento Senegalesi in Toscana

I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati e Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike gravemente feriti da una mano armata dall’odio xenofobo, lucido e determinato. Tutti sono vittime della manifestazione estrema di un razzismo quotidiano che umilia sistematicamente la nostra dignità.La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale, che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di operare concretamente perché simili fatti non si ripetano. E’ necessario che non ci si limiti all’abbraccio solidale verso la nostra comunità colpita ed alla partecipazione al nostro dolore solo per un giorno. Occorre andare più a fondo e individuare tutte e tutti insieme come si è costruito nel tempo il clima che rende possibile l’esplodere della violenza razzista come è avvenuto il 13 dicembre a Firenze e solo due giorni prima a Torino con il pogrom contro un insediamento Rom. Bisogna interrogarci su come siano stati dati spa

L’affaire Osama bin Laden e la sospensione dell’incredulità

di Pina Piccolo Se ci sforziamo di scavare sotto l’impostazione vendetta/giustizia o legalità/illegalità che è stata ampiamente adottata dai media di tutto il mondo e dall’intera gamma di giornalisti da destra a sinistra a quest’ultima puntata della saga Osama bin Laden ambientata sul territorio pakistano, e ci poniamo invece dal punto di vista di chi riceve la notizia incontriamo un concetto ontologico ampiamente sfruttato dalla letteratura e dal cinema, cioè “la sospensione volontaria dell’incredulità”. Nelle loro distopie scrittori importanti come Orwell hanno esplorato i metodi di comunicazione come il “double speak” che caratterizzano chi porge la notizia ma non si è dedicata altrettanta attenzione ai meccanismi necessari non solo per accettare il falso ma anche per fruirlo con piacere. L’analogia che viene in mente è il mondo del “professional wrestling” : lo spettatore “sorvola” sull’impossibilità che i due lottatori che si presentano come feroci energumeni , s

AFRICA E MEDIO ORIENTE: TRA RIVOLTE, DITTATURE, GUERRE E RESTAURAZIONI

SOMALIA, ERITREA,MAROCCO, ALGERIA, SIRIA E LIBIA Mercoledì 11 maggio 20,30 presso la ONG Cestas, via C. Ranzani 13/5/A, Bologna (P.ta San Donato ) SOMALIA : Da Restore Hope alla pirateria, Antar Marincola ERITREA : Dalla rivoluzione alla dittatura, Hamid Barole Abdu SIRIA: Sunniti, Alawiti, Sciiti, Drusi, Curdi, Cristiani, Musulmani...un solo popolo, una sola rivoluzione, Ayman Al Zarrad e Anita Zizzari LIBIA: Le vere ragioni dell’intervento militare in Libia, Diego Negri, Contropiano MAROCCO: Verso la democratizzazione, Mohamed Rafia Boukhbiza FLUSSI MIGRATORI e violazione del diritto internazionale: il caso dell’Italia, Raffaele Salinari, Presidente di Terre des Hommes Moderano Pina Piccolo e Patricia Quezada Comitato per la solidarietà dei popoli del nord Africa in rivolta info: 339.1923429

Ho visto Mineo!

di Lolita Timofeeva In Sicilia vi sono più strade per arrivare allo stesso punto. E per via di scarsa segnaletica ci si perde spesso, ma sempre ben volentieri. Specialmente in aprile, quando la terra esplode di verde, ti inebria di suoi profumi e colori. Quando le piantagioni di arance fiorite e appesantite da frutti ti invitano a fermarsi e ad entrare nella loro ombra per soddisfare brama di rubare… un arancia. Così, percorrendo una delle strade che da Catania portano a Caltagirone, ammirando un paesaggio nuovo, all’improvviso mi sono trovata in una dimensione quasi svizzera: il prati verdi ben delineati, alberi curati, pulizia straordinaria: nulla fuori posto. Un gruppetto di case sulla mia sinistra. Tutte uguali. Filo spinato. Strano. Silenzio. Nessun’anima viva… No, ci sono tre militari e un cane. Ma certo! È Mineo! Ed è proprio così come lo vedi in TV. O quasi. Mancano gli emigrati, i clandestini che dovrebbero fuggire, attraversare i campi e camminare sfiniti sotto il sol

Ologramma Italia: benvenuti ragazzi libici ad Annozero!

di Pina Piccolo Questa è una lettera di scuse a voi Ali, Tareg e Bilab, 3 ragazzi libici senza cognome, intervistati da Giulia Innocenzi , che credendo di poter in qualche modo invogliare gli italiani ad agire per mettere fine al massacro che si sta consumando nel vostro paese a opera di Gheddafi e dei suoi mercenari siete andati da Santoro, ad Annozero, trasmissione di risaputo impegno, certamente convinti che avrebbe fatto di tutto per darvi la parola, nonostante i vari limiti imposti dalla RAI. Anche se i nostri colossei e i nostri teatri l’impero romano li ha esportati in tutte le terre lambite dal mediterraneo, compresa la vostra, pensavate che fossero passati i tempi degli intrattenimenti circensi, dei gladiatori, e che i media democratici potessero accogliere con serietà le istanze di un popolo che lotta per liberarsi di una dittatura, come hanno fatto nelle settimane scorse alcuni paesi limitrofi. Vi illudevate cioè che, avendovi invitato e utiliz

La leggerezza del Cairo

di Amira Hass --> --> C‟era qualcosa di più leggero nell‟aria del Cairo quando sono arrivata il 13 febbraio. Mi sono chiesta se era solo la mia immaginazione, ma la sensazione che questa immensa città si fosse liberata da una pesante cappa di piombo è cresciuta giorno dopo giorno ed è stata confermata dalle persone con cui ho parlato. “Perfino il Nilo è diventato azzurro”, scherzava la gente dopo le dimissioni di Mubarak. Un azzurro virtuale, perché questo fiume è grigio come prima, e come sempre la sua vastità rima con generosità. Con generosità e pazienza il fiume ha inghiottito molti candelotti di gas lacrimogeno. “Il ponte era il posto migliore per resistere agli attacchi della polizia”, mi hanno raccontato. “Da lì potevamo buttare tutti i candelotti nel fiume”. Anche gli automobilisti sembrano un po‟ più educati. Non è solo una mia fantasia: lo dicono persone che vivono qui da sempre. Un‟inaspettata buona educazione e una nuova reciproca c

Rivoluzioni

di Olivier Roy --> --> In Tunisia e in Egitto è scesa in piazza una nuova generazione. Che è più istruita, individualista e laica della precedente. Le rivolte popolari in Nordafrica e in Medio Oriente sono state interpretate dagli europei attraverso uno schema vecchio di trent’anni: la rivoluzione islamica in Iran. Ci si aspetta che i gruppi islamisti assumano il controllo delle proteste o stiano lì a tramare nell’ombra, pronti a conquistare il potere. La discrezione e il pragmatismo dei Fratelli musulmani egiziani, però, stupisce e preoccupa: che fine hanno fatto gli islamisti? Osservando meglio i manifestanti, è evidente che abbiamo a che fare con una generazione postislamista. Per le persone coinvolte nelle proteste i grandi movimenti rivoluzionari degli anni settant