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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

Villa dei fiori

--> Cantata per l’abbattimento di Villa dei fiori: Imola 7 ottobre 2010 di Pina Piccolo --> Quando l’esecutore materiale del sogno dalla cabina alzando la leva aziona le mascelle che in un morso maciullano due metri del secondo piano Teresina da dentro la fossa muove la poeta all’acquisto di un vassoio di bigné da Dulcis in fundo, pasticceria di gala e un thè freddo alla pesca da regalare al demolitore nella pausa All’uomo dal casco giallo e la tuta blu che ora si stringe in una foto ricordo con l’addetto del Comune e il capocantiere davanti all’edificio sventrato abbattuto non in senso psicologico ma giù per terra come le statue di Lenin La macchina l’ha azzannata e Qui giace Qui è caduta in brandelli l’insegna VILLA DEI FIORI USL Imola – Diagnosi Salute Mentale Emilia Romagna Gli chiedo il nome, per la poesia e renitente l’esecutore materiale mi indica l’autorizzazione del cantiere mentre

TREINTA Y TRES MINEROS

di Pina Piccolo --> Treinta y tres mineiros, Se ne stavano nel grembo di Madre Terra Inghiottiti Da El Diablo del capitale No, non erano un reality E non era prevista l’espulsione Per acclamazione popolare Del meno simpatico Forse neppure un libro Si pianificava a Santiago Nelle avenidas delle case editrici “Si fueran mineros Non fueran seguro intelectuales” Treinta y tres mineros Treinta y tres proprio come los anos Di quel povero cristo Nudi adesso e sottoterra Sperando in una risurrezione Tecnologica Come profeti a mangiar locuste nel deserto Non piu’ di 60 chili Snelli e tonici devon restare Per entrare nella capsula salvifica Del Plano B. E i sociologi che come voyeurs Spiano se si sono creati Una società verticistica O se sottoterra sono stati contagiati Dal virus dell’horizontalismo De sus hermanos argentinos E non sanno che sono venuti a tener veglia con loro Lì nella loro oltretomba prov