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POETI SIRIANI IX

AISHA ARNAOUT In silenzio visse In silenzio morì (1) In silenzio Visse In silenzio Morì inutile figa dissero, dopo averlo saputo Io caddi in ginocchio davanti alla sua salma La spogliai del sudario con le mie unghie scrissi sulla lapide Qualcosa (2) Si mise la camicia, prese l’ombrello Senza fare parola Neppure io parlai. Dopo che se ne fu andato Mi misi davanti allo specchio Mi squarciai la lingua Per vedere se vi fossero intrappolate parole Ma non vidi che muscoli e vene. Mi rammendai la lingua E scoppiai a ridere -il riso non è parola Poi mandai in frantumi lo specchio Da allora Frantumo specchi invano Cercandone uno Che non rispecchi Più, uno specchio Che mandi me in frantumi. (3) Mi inquieta che l’acqua non abbia colore che l’aria non abbia sapore che l’imene non abbia lacrime. La tenerezza delle spine il loro perpetuo rinnovarsi Mi ferisce: il nitrito d...

POETI SIRIANI VIII

Aisha Arnaout Esilio Esilio Per via del dolore indossava quei campanelli colorati, una maschera di gioia. Annodava le sue storie alla punta della lingua sì che non lo tradissero nel momento cruciale. Camminava leggero con scarpe costellate di diamanti - solo, mentre la notte senza stelle in attesa si impossessa dei miei occhi Uccello che sorvoli l'orizzonte ricorda i proiettili sono ovunque - ricordati di me eterno viaggiatore. Tutta la vita avrei voluto procedere, ma non sono mai avanzata oltre i confini della mia tomba. Nata a Damasco nel 1946, Aisha Arnaout vive a Parigi dal 1978. Poeta e autrice di romanzi, scrive in francese ed arabo. Le sue poesie sono state tradotte in numerose lingue. Tra i suoi libri: Eau et Cendre, Fragments d’Eau, La Fontaine (insieme con Alain Gorius) e La Traversée du Blanc.