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Visualizzazione dei post con l'etichetta Lorenzo Marvelli

LA SEDUZIONE AL TEMPO DELL'IKEA

di Lorenzo Marvelli La nuova fase economica che viviamo rappresenta il superamento del paradigma focaultiano disciplina-contollo. Il capitalismo contemporaneo si è trasformato nebulizzandosi e non gioca più tutte le sue carte in fabbrica; la fabbrica è esplosa pervadendo la vita: tutta la vita è messa in produzione. Al vecchio paradigma se ne sostituisce uno nuovo che non prevede unicamente la produzione e la distribuzione di merci ma la produzione e distribuzione di segni nelle metropoli. Il linguaggio è la vera ossessione del capitalismo contemporaneo ed alla disciplina-controllo del secolo scorso si sostituisce il paradigma consumo-assoggettamento del secolo nuovo. All'uomo debole del '900, segue l'uomo che acquista del secolo attuale. Tutti gli spazi della vita messi in produzione (la casa, il lavoro, il supermercato, i media, il tempo libero, la scuola...) si fanno così occasione di dominio e di profitto. Eppure. La questione centrale è la seduzio...

CRONACHE AQIILIANE VI

Di Lorenzo Marvelli AQUILA. LUGLIO 2009 XI. “G8. UNO SPETTACOLO TRAGICOMICO” 8 luglio 2009, Aquila Non bisognerebbe scrivere del sisma. Non più.Questo non è il tempo della scrittura per me.E' il tempo in cui guardo intorno. Non scrivo. Guardo. Non ascolto neanche. C' è poco da ascoltare.Stiamo patendo il G8. Abbiamo appena patito i giochi del mediterraneo. Patiremo altri eventi estivi sulla costa.Perché gli eventi spettacolari si patiscono, non si godono. E' stato uno spettacolo la tragedia del terremoto. Lo spettacolo ha spogliato dello sport, i giochi del mediterraneo. E' uno spettacolo tragicomico il G8 con gli squali che arrivano in elicottero e le prime donne che fanno il giro turistico nelle tendopoli accarezzando le teste dei bambini del terremoto.Sono stanco di scrivere di eventi spettacolari. Il loro chiasso mi ha stancato. Sono stanco delle tende, delle scosse, delle bandiere degli stati, delle promesse, delle lacrime, degli elicotteri che...

CRONACHE AQUILIANE V

di Lorenzo Marvelli TERREMOTO. AQUILA 2009 X. "TENDOPOLI - UN CLIMA DA GUERRA" 4 giugno 2009, Montesilvano (PE) Un ragazzo arriva in postazione 118 a Montesilvano (PE) e chiede informazioni sulla sede della Protezione Civile. Mi chiede con una certa timidezza informazioni sulla distribuzione gratuita di merce per i terremotati de L'Aquila. E' uno dei tantissimi sfollati sulla costa abruzzese, è uno di questi nuovi strani mendicanti che pur non conoscendo la povertà, sono costretti a chiedere roba. Un'anziana signora arriva poco dopo trasportata in macchina dalla figlia: “Vengo da L'Aquila, mi sento male”. Elettrocardiogramma, rilevazione della pressione arteriosa, del glucosio nel sangue. Mi dice come per rimproverarsi: “Abbiamo perso tutto ed io mi sento male” mentre sfila la camicia. Siamo a due mesi dalla grande scossa del 6 Aprile. Qualcosa è cambiato. Il senso è quello di una dif...

CRONACHE AQUILIANE IV

Di Lorenzo Marvelli TERREMOTO. AQUILA. APRILE 2009 IX. “PRESTO SE NE ANDRANNO” 2 maggio 2009, Montesilvano L'immagine del sisma in questo primo sabato di Maggio mi pare lasci l'ambito della tragedia per liberare invece contenuti grotteschi ed assurdi. Sono davanti ai Grandi Alberghi di Montesilvano. Mi verrebbe da dire: “Ognuno di noi ha i propri ecomostri da esibire!” Questa zona di Montesilvano sta sviluppando negli ultimi anni secondo i dettami della religione del cemento: un Sindaco in galera, i palazzi altissimi, recintati e con la videosorveglianza, il centro commerciale della Warner Bros che proietta le vacanze di Natale, le aiuole recintate che chiamano parchi, le strade che chiamano addiruttura boulevard quando vai ad acquistare un buco di 100 metri quadri a 300 mila euro in agenzia ed un ragazzino abbronzato con la cravatta blu, ti parla di un quartiere che non esiste. Questo luogo di villeggiatura è uguale a tutti gli altri e per questo è sempliceme...

CRONACHE AQUILIANE III

di Lorenzo Marvelli TERREMOTO. AQUILA. APRILE 2009 VIII. IL TERREMOTO MUTA LA NATURA DELLE COSE 27 aprile 2009, Tempera Il terremoto è come la peste di Artaud e muta la natura delle cose. Ilterremoto è una macchina di trasformazione. Cambiano le strutture,cambiano i paesaggi, cambiano i comportamenti.Questa mattina sulla statale 17 per L' Aquila esagero con la velocità edazzardo un sorpasso; la Guardia di Finanza è appostata lì nei pressi emi ferma con la solita prontezza ma non mi multa appena dico che sono uninfermiere volontario e sto raggiungendo l'ambulatorio di Tempera.Il terremoto trasforma nel senso della comprensione e della gentilezzatutto e tutti. Anche le guardie del traffico. Come la peste.C'è la cucina nuova a Tempera, uno spazio più adeguato e pulito, cuochicon il cappello bianco in testa, il camice ed i guanti. Il magazzino èstato liberato dalle scorte ed è diventato un luogo di ritrovo e giocosoprattutto per i bambini. L'attenzione al te...

CRONACHE AQUILIANE II

di Lorenzo Marvelli TERREMOTO. AQUILA. APRILE 2009 VII. LA MORTE E' UNA COSA MORBIDA un giorno di aprile 2009, Pescara ... Dietro un velo di lagrime, il colore ritrattosi del sangue, tra le frange dei capelli un ovale di dolore e non altro sarai, un viso che piange. M. Luzi Un ovale di dolore. Questo era la madre di Mattia mentre lo guardava dicendogli: “Quanto sei bello” Un ovale di dolore. Mentre mi stringeva le mani chiedendomi: “Salvatelo!” Ed io le facevo cenno con il capo come e dire “No...” Un ovale di dolore, la mia impotenza. Ma anche la mia vergogna, la mia colpa: “No...” Dopo Mattia volato giù, di notte, faccio questo sogno: un uomo dimezzato e senza gambe. Poi i suoi stivali pieni di sangue e distanti, vicino la soglia di una porta. Poi altre gambe disseminate in giro. E sangue sulle mattonelle gialle. Il padre di Mattia non sta fermo un attimo, io gli vengo incontro correndo con lo zaino. Non parlo, lui parla ma non capisco. Ha il volto pieno d...