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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

Lucca: Asta di Lu.C.C.A. per San Francesco. Aggiornamento

--> di Lolita Timofeeva La serata con l’asta di beneficenza “Arte per l'Arte. Arte per la solidarietà” per sostenere il restauro della facciata della Chiesa di San Francesco a Lucca ha riscosso un grande successo di pubblico. Circa 150 partecipanti e una raccolta finale di quasi 45.000 euro, che andranno a sostenere il restauro della bellissima chiesa francescana. Tra i quadri venduti c’era anche il mio. Era la prima asta che veniva organizzata nella città di Lucca.

Lucca: Asta di Lu.C.C.A. per San Francesco

L’asta di beneficenza “Arte per l'Arte. Arte per la solidarietà” per sostenere il restauro della facciata della Chiesa di San Francesco a Lucca a cura di Maurizio Vanni e Linda Giusti. Organizzata dal Lions Club Lucca Le Mura in collaborazione con il Lu.C.C.A- Lucca Center of Contemporary Art con il patrocinio del Comune di Lucca e della Camera di Commercio di Lucca e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ben 47 opere di artisti di fama internazionale saranno in esposizione dal 2 al 7 marzo 2010 presso il Lu.C.C.A. L’asta si svolgerà il 7 marzo 2010 alle ore 18 presso Villa Bottini (via Elisa, 9) a Lucca. Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo da Maria Pacini Fazzi Editore che può essere ritirato gratuitamente presso il Lu.C.C.A. fino al 21 febbraio 2010 e dal 2 al 7 marzo 2010 (dal martedì alla domenica ore 10-19). Gli artisti che hanno aderito all’iniziativa: Valerio Adami, Gianfranco Asv

LA PALA DI DAOUDA

http://www.primomarzo2010.it/ di Julio Monteiro Martins Corpi forti e scuri hanno trovato lavoro per i loro muscoli e sudano mentre ascoltano ogni tanto i rigurgiti del capoccia, in una strana lingua senza cantici, fatta solo di ordini e dinieghi, urlata da una parte, mugugnata dall’altra. C’è tensione nell’aria, ogni sonno è all’erta. Le crepe sottili che preludono al crollo. Da un momento all’altro arriverà lo scricchiolio, il segnale di fuga. Ecco il mondo nuovo, pieno di recinzioni, una scacchiera rigata dal filo spinato. E le pedine che si muovono in continuazione tra un confine e l’altro, guadagnandosi a fatica da vivere: colibrì disperati a baciare ogni fiorellino secco. Daouda si alza dalla brandina molto prima dell’alba (chi non può darsi al lusso di rilassarsi mai non può dire che si sia svegliato), testa l’equilibrio del corpo, prova il peso dei muscoli, delle ossa, della nuova pelle conciata e aspra, delle cicatrici. Testa anche l’equilibrio