Fiuggi, Terme Bonifacio - dal 2 al 30 aprile 2016 di Giovanni Stella Ama l’azzardo Roberta Serenari, ma non l’azzardo dell’ infinita trasgressione coatta che del gesto distruttivo fa mestiere, in danno della più riconosciuta categoria dello spirito che è l’arte. Il rischio, che lucidamente corre l’artista, sta nel confronto temerario con il patrimonio sontuoso da “siglo de oro” che nel versante iconico della pittura ha toccato vertici di strabiliante eleganza formale e di pensiero forte, tali da segnare la civiltà occidentale. Da questo enorme deposito di immagini che hanno segnato il nostro immaginario, Roberta Serenari ha tratto una grande lezione, secondo cui la vera, grande pittura, pur nei termini di una rappresentazione della realtà riconoscibile, è astratta, metafisica, nel senso che indaga e rende visibile l’invisibile, la realtà sottostante, l’oltrerealtà. L’artista vanta un’amicizia con l’antico, non la sua ripetizione nel viaggio ch’essa compie intorno alle esi...
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