Il giorno dopo i cinquecento anni dell’approdo di Colombo di Pina Piccolo La foresta Nella luminescenza del Giorno Dopo Sopravvissuta Alle sciocchezze Delle civiltà Sa rigenerarsi Dallo scompiglio Che dilaga a piano terra La foresta sì che ha visto specie Prima splendere e poi spegnersi Tronfi organismi rinsecchiti Per combustione d’arroganza. Certo, di questo anche lei ha sofferto Le sue lacrime afflitte Scambiate per rugiada, I sospiri di disapprovazione Presi per vento. Ma alla terra non cessavano Di abbarbicarsi le sue profonde radici, Le pietre del tempio Corrose dal muschio Si sfaldavano in sabbia Trasportata dalle formiche. Perfino i veleni A galla sul torrente Sapeva purificare Sbattendoli Miglio dopo miglio Sulle pietre. La natura cerca Di lavare ogni pecca. E adesso, strattonandoti ai margini Cerchiamo di divellerti gli arti Mentre il clima impazzito Ti secca le sorgenti Furfantelli Gi...
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