di Lolita Timofeeva (16 maggio 2015, Roma) Sono all’interno della mostra, ma ogni volta quando attratta da un’opera o da un arabesco mi avvicino - scopro che non è di Matisse. Se decidete di vedere questa mostra, sappiate che le opere di Matisse costituiscono circa il 50% dell’esposizione. Il resto sono i manufatti arabi e africani provenienti dai musei di tutto il mondo. Ed è una meraviglia. Matisse è uno di quelli artisti, le opere dei quali rendono di più sulla carta stampata. Sfoglio il catalogo e ammetto che l’accostamento dei colori gratifica il mio occhio e gli sfondi mi sembrano vibranti. Torno in sala. Ma non trovo lo stesso effetto sulle tele, il confronto con i capolavori di artigianato esotico evidenzia la trascuratezza della sua pennellata. Matisse ha una pennellata impacciata e priva di energia. Proseguo ed ecco la parte della mostra che merita un viaggio a Roma per vedere l’arte di Matisse: i costumi teatrali realizzati per “Chant...
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