Faraj Bayraqdar Matrioska siriana (Titolo originale: Mâtrûshkâ sûriyya ) Se il cielo è un velo la terra è un velo il mio paese è un velo il carcere è un velo il silenzio è un velo la poesia è un velo e io sono un velo come faccio a vedere Dio e Dio a vedere me? Carcere di Sednaya, 1997 (Traduzione dall’arabo di Elena Chiti) Dal sito Siria Libano, 20 gennaio 2012 http://www.sirialibano.com/siria-2/siria-le-poesie-dal-carcere-di-faraj-bayraqdar.html (di Elena Chiti) Torna di attualità Faraj Bayraqdar . Non che abbia mai fatto le prime pagine dei giornali. Certo non in Siria. Ma questo poeta originario di Homs e attualmente residente in Svezia ha fatto parlare di sé. O almeno storcere la bocca alle autorità siriane, che nel periodo della sua detenzione – di fronte alle voci di protesta che, soprattutto dall’estero, reclamavano la liberazione del poeta – sono arrivate a negare la sua stessa esistenza.Faraj Bayraqdar, accusato di affiliazion
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