a cura di  Maria Luisa Trevisan                                  Tobia Ravà dopo alcuni anni di assenza  dalle gallerie bolognesi torna nella città dove si è laureato al DAMS e dove ha  allestito diverse mostre negli anni ottanta e novanta. Saranno qui esposte opere  con soggetti architettonici mediterranei, lavori su alluminio specchiante con  boschi, sculture in bronzo e terracotta raffiguranti vegetali ed animali anche  assemblati ad oggetti, secondo logiche e percorsi storico-filosofici oppure per  semplici associazioni mentali.   Tobia Ravà, dopo  aver sperimentato molti percorsi creativi inerenti al rapporto arte e scienza,  dal 1998 ha avviato una ricerca inerente le correnti mistiche dell’ebraismo:  dalla kabbalah  al chassidismo, proponendo un nuovo approccio simbolico  attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri.  La sua ricerca  non si deve intendere affatto come riduzione del mistico al misterico,  all'esoterico, ma come visualizzazione di una profonda...
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