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“Codici trascendentali” di Tobia Ravà

a cura di Maria Luisa Trevisan Tobia Ravà dopo alcuni anni di assenza dalle gallerie bolognesi torna nella città dove si è laureato al DAMS e dove ha allestito diverse mostre negli anni ottanta e novanta. Saranno qui esposte opere con soggetti architettonici mediterranei, lavori su alluminio specchiante con boschi, sculture in bronzo e terracotta raffiguranti vegetali ed animali anche assemblati ad oggetti, secondo logiche e percorsi storico-filosofici oppure per semplici associazioni mentali. Tobia Ravà, dopo aver sperimentato molti percorsi creativi inerenti al rapporto arte e scienza, dal 1998 ha avviato una ricerca inerente le correnti mistiche dell’ebraismo: dalla kabbalah al chassidismo, proponendo un nuovo approccio simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri. La sua ricerca non si deve intendere affatto come riduzione del mistico al misterico, all'esoterico, ma come visualizzazione di una profonda

IL PROFUMO DELLA MUSICA

Viaggio sensoriale attraverso le spezie “sonanti" alla Fondazione La Verde La Malfa   IL PROFUMO DELLA MUSICA vuole essere un laboratorio creativo-sensoriale-musicale, che accompagni i partecipanti ad un contatto nuovo, unico e inesplorato con le possibilità recettive del nostro corpo, privileg iando l’utilizzo di alcuni elementi naturali come le spezie, al fine di stimolare il senso dell’olfatto, della vist a e della dimensione tattile, con il presupposto di imbattersi in un’esperienza sonora “originale”. I partecipanti saranno guidati attraverso un viaggio che li porterà ad individuare le origini e la provenienza delle spezie presentate, nonché il loro impiego così variegato in molteplici ambiti e pratiche come la cucina etnica, la medicina ayurvedica, l’omeopatia . Le stesse, combinate tra loro e accostate ad altri materiali, assumeranno una nuova identità e daranno vita ad oggetti ed “architetture” sonore. Attraverso la creazione di questi ma

Arte, salvezza e rivoluzione. Il caso delle “Primavere arabe”

Giovedì 11 luglio ore 18.30 Arte, salvezza e rivoluzione. Il caso delle “Primavere arabe” . Incontro con Khaled Fouad Allam, Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste, e Maria Luisa Crosina, saggista. L'Associazione culturale Concerto d’Arte Contemporanea è lieta di invitare la S. V. all’incontro presso lo PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea. Sul tema Khaled Fouad Allam ha pubblicato: " Avere vent'anni a Tunisi e al Cairo. Per una lettura delle rivoluzioni arabe " (Marsilio, 2013).   L’autore intratterrà un dialogo con Maria Luisa Crosina. Saranno lette delle poesie di autori vari dedicate alla pace e ascoltati alcuni brani musicali di Hezi Fanian ( Salam e Hagheh Ma ), musicista di origine persiana, e di Aldo Salvottini (musiche per Colibrì, Sussurro angelico, Ombre d'olivo, My Life, Flower ). Il discorso s’intreccerà inoltre con le opere eseguite a quattro mani da Abdallah Khaled e Tobia Ravà, che dal 2002 propongono

PROGETTO ARCA. Una scelta per un mondo futuro

L’esposizione d’arte contemporanea Progetto Arca. Una scelta per un mondo futuro a cura di Maria Luisa Trevisan, sarà inaugurata il 26 maggio alle ore 17 presso PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea e rimarrà aperta dal 26 maggio al 10 novembre 20013 con pausa estiva dal 15 luglio al 15 settembre. Il tema di questa nuova esposizione, organizzata dall’Associazione Culturale Concerto d’Arte Contemporanea, riguarda l’arca come contenitore reale e metaforico di conoscenza e risulta quanto mai appropriato al momento storico, nonché accostabile a quello della 55a Esposizione Internazionale d’Arte  di Venezia dal titolo   Il Palazzo Enciclopedico , ideato da   Massimiliano Gioni . Gli artisti invitati: Romano Abate, Elisabetta Bacci, Ariela Böhm, Alessandro Cardinale, Wanda Casaril, Anna Caser – Adriano Cecco, Franco Cimitan, Franco Corrocher, Alberto Di Fabio, Stefania Fabrizi, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Renata Galiazzo & Silvio De Campo, Antonio Gianc

Intervista a Bigas Luna in una giornata piovosa

Ritratto di Bigas Luna di Lolita Timofeeva di Lolita Timofeeva   Mi è tornato in mente un giorno piovoso dell’ottobre 2000. Sono partita da Valencia per raggiungere una piccola località sul mare (Denia), dove un regista spagnolo, il grande Juan José Bigas Luna, stava girando il suo film “Son de mar”. Durante il viaggio, di un’ora circa sotto il diluvio, ho visto una Spagna per me inedita: un paesaggio minaccioso e surreale in cui montagne rocciose spuntavano in mezzo ai nuvoloni. Le piantagioni di arance e di mandarini affioravano dall’acqua come fossero in una risaia e l’acqua ribolliva intorno alle radici traboccando nelle strade. In questo scenario inconsueto, nel quale la forza della natura prendeva il sopravvento, soltanto il colore arancione degli agrumi e la conversazione in lingua spagnola, a bordo del piccolo pullman, mi riportavano alla realtà mediterranea. Viaggiavo con alcuni giornalisti di Barcellona e Madrid. Per prima cosa ci siamo fermati sul set

L'animale che immagina. Frammenti di un'autobiografia intellettuale

GIORGIO CELLI, CLAUDIO BEGHELLI   Prospettivaeditrice 2013 In questa sapiente, ironica, informale intervista, si può vedere Celli in una veste inconsueta, perché, attraverso la fitta trama dei suoi discorsi, si percepisce, come in filigrana, il background concettuale in cui affonda le radici tutto il suo lavoro teorico e creativo. Il Professore rivisita (e rilegge) tutti i temi centrali e ricorrenti della sua multiforme Opera letteraria, artistica e, in senso esteso, filosofica.  Con interventi e testimonianze di Davide Celli, Niva Lorenzini, Paolo Radeghieri; e un contributo di Magda Indiveri. Fotografia di copertina: Luca-Saraz Budini

“Metamorfosi” di Lolita Timofeeva e il suo codice spirituale

di Elisabeth Thatcher              Il 18 di gennaio a Bologna in occasione di ArteFiera 2013 nella galleria B4 è stata inaugurata mostra personale di Lolita Timofeeva “Metamorfosi” che si concluderà il 7 di marzo. Quando sono entrata la mia prima impressione è stata quella di un ordine del tipo scientifico-religioso.   In questa mostra tutto è unito in un puzzle unico, in una formula di armonia naturale: l'artista e la sua arte. Le immagini delle piante e degli insetti, i fossili di animali fantastici e l’installazione con le maschere antigas sono disposti in un ordine perfetto che non può essere toccato, perché si potrebbe compromettere la formula ideata dall'artista - una specie di   codice del suo sistema personale di origine spirituale. Il visitatore si trova a compiere un percorso nel quale tutto è stravagante e nello stesso tempo logico. Timofeeva usa sia i materiali arcaici che contengono le informazioni sul passato dell’umanità, sia le t