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La controversa faccenda dei disegni di Francis Bacon

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--> --> --> --> -->Commento di Cristiano Lovatelli Ravarino all’ ”attacco” di Rossi Roiss e una possibile risposta ad Alberto Agazzani
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Francamente esistono nella vita milioni di cose preferibili che replicare a una persona del livello del signor Vincenzo Rossi in arte Roiss. E' un buffo personaggio che a settantanni inoltrati gira con un cappello da cow boy (a piedi perchè non sembra in grado di potersi permettere una macchina) e continua come venti anni fa a cercare di sprizzare piccoli schizzi di fango e di dubitosa bile sulla universalmente nota vicenda dei disegni regalatimi da Francis Bacon. Non starò quindi qui a ricordare come nonostante i suoi attuali dubbi una ventina di anni fa -quando la mia storia era infinitamente meno comprovata di adesso- si precipitò a garantire l'autenticità di tre disegni di piccolo formato regalatimi dal pittore inglese che un noto industriale dei colori, Silvano Conti, mi chiese avendo la grande ingenuità di pensare il signor Rossi Roiss fosse un esperto in autentiche (del cui buon esito a mio favore non c'era da dubitare dato che il critico drappeggiato da cow boy mi chiese subito il 10% della cifra pagatami). Nè starò qui a ricordare come sempre in quello stesso periodo avendo saputo non so come che uno dei più grandi collezionisti d'arte italiani (il primo in Italia per inciso ad acquisire tele di Bacon) Vittorio Olcese me ne aveva comprati due per una cifra allora assai rilevante, mi fermò che ero in moto vicino alla Questura di Bologna implorandomi se potevo dargli dei soldi per mandare sua figlia a Venezia (o qualcosa di simile). Avendo suscitato la mia pietà e un assegno di mezzo milione (per inciso conservo ancora oggi la matrice dello stesso) ovviamente il signor Roiss si precipitò a magnificare i miei disegni di Bacon in uno di quei giornaletti autoeditati (o comunque di nessuna rilevanza editoriale) dove incappò nell'incredibile avventura di dire persino una cosa intelligente e cioè che se anche la Marlborough di Londra su questi disegni mugugnava -ma non mi aveva mai denunciato dopo anni che se ne parlava- doveva aver capito che erano perfettamente autentici.
Dei tanti episodi penosi per la credibilità di questo inaggettivabile personaggio che nell'unico scontro legale da me avuto e vinto sui disegni si abbassò persino a fare l'informatore della polizia -ma non voglio certo tediare infinitamente il videolettore oltre che a me stesso- mi sia permesso citare l'ultimo. Di recente mi ha fatto convocare dai carabinieri insinuando che io sarei stato… l"ispiratore"(???) di tutta una serie di articoli e commenti non certo troppo benevoli usciti nei confronti dello stesso sul web, tra cui uno molto articolato affiorato su questo stesso sito. Si consideri che io sono tornato a Bologna dopo circa dieci anni che avevo lavorato per istituti americani non vedevo fisicamente l'ineffabile insinuatore da almeno venti e sinceramente neanche sapevo -nè vi confesso me lo chiedevo- se fosse vivo o morto. Se non fosse scortese mi permetterei di asserire che non c'è definizione più appropriata della mitomania che ipotizzare -come egli comicamente ha fatto- io passi le giornate dopo venti anni che questa persona era ed è rimasta per me un'ombra a ordire complotti, a orchestrare maldicenze, a cercare di incrinare la sua immagine... tutti atteggiamenti per i quali si potrebbe anche ipotizzare egli sontuosamente basti a se stesso.
Replicare dicevo non mi interessa. Il signor Vincenzo Rossi si è chiesto di recente come mai io non replicai a un suo libello scritto una decina di anni fa su di "me"(??) e per il quale penso sia sintomatico che per trovare qualcuno disposto a pubblicarglielo è dovuto andare... da un tipografo svizzero. Nel libro gli ho persino dato del bugiardo e del pasticcione! scrive Roiss (ovviamente nell'unico spazio che glielo conceda: cioè il suo stesso blog ) su di me, sferzante. Ma il signor Rossi se crede mi può dare anche dello stragista,del pedofilo, del narcotrafficante... la cosa mi ferisce altrettanto che se lo scrivesse non dico un topo di fogna ma diciamo il mio gatto.
A una cosa però, lo ammetto, mi interessa replicare. Con quello che non saprei definire se non come un immane atto di inconsulta irriflessività un critico -lui sì- di buona fama come Alberto Agazzani di recente ha avuto la bizzarra idea di intrattenere con il signor Rossi uno scambio epistolare. Al videolettore curioso unisco la mia risposta ad Agazzani e poi l'email dello stesso su come è finita il dialogo e" l'amicizia" tra Agazzani e Roiss: non credo servano ulteriori commenti.
Cristiano Lovatelli Ravarino

-->Risposta di Ravarino alla lettera di Agazzani resa pubblica da Rossi Roiss
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Caro Alberto non avrai tempo per parlare di sciocchezze con me -come mi posti su face book- ma di metterti al livello di una persona incommentabile come rossi roiss il tempo lo trovi benissimo per cui se c'è ancora un minimo di civiltà fra di noi mi permetterai alcune osservazioni alla bellissima lettera che hai spedito a una bellissima persona come il signor roiss (falso, si chiama vincenzo rossi )-
- Palazzo Durini sei stato tu il primo a vantarlo come una mostra prestigiosissima sia per Vacchi che per me quando due anni fa ti portai nel loro castello ma nulla-come altre tue peraltro cortesi iniziative del passato -ne è conseguito. Se invece lo fanno altri lo spazio Durini diventa improvvisamentre riprorevole...hai poi detto che prima non era in affitto ma a me risulta che ivi le aste si fanno da moltissimi anni e comunque come discriminante mi sembra davvero debole....
-Palazzo Reale? hai ragione, è ben altro spazio, ma anche di questo me ne parli da anni (te ne sono comunque grato) ma come il famoso miliardario svizzero che anche di recente sembrava irrefrenabilmente immensamente interessato ad acquisire dei disegni nulla ne è conseguito. Io preferisco medi fatti a ipotesi affascinanti.
-Stai curando tre mostre di miei disegni di Bacon?? a proposito di verità alberto ne stai curando una quelle di berlino sono curate da edward lucie smith e dagli stessi galleristi che hanno personalmente scelto i disegni che tu - finora- non hai nemmeno visto.
-Sei una" nullità baconologica" come tu stesso ammetti? bè per affetto e per ammirazione alla tua intelligenza e -pensavamo- anche al tuo stile ti avevamo coinvolto lo stesso ma -perdonami- gratuitamente lo puoi dire a una persona che vive di squallide insinuazioni come "roiss", tranne che il disegno di 100 cm per 70 di Bacon da me regalatoti e da te stesso definito di "straordinaria potenza" e subito orgogliosamente esibito in facebook e i 1350 euro spesi (con piacere e su mia stessa iniziativa peraltro) a milano per negozi di moda col tuo fidanzato e al ristorante anche con la tua bizzarra e simpatica amica non ti sembrino il primo uno schifo, i secondi pagati magari con banconote false. (non si tratta di rinfacciare, ma mi costringi a queste tristi precisazioni perchè -a proposito di non dire la verità- ti sei vantato di aver scritto gratis )
-Ti ho spiegato benissimo, e tu facevi mostra di averlo capito, perchè non ci sono foto mie con Bacon ma che tu ti permetta di dire che non ci sono testimoni etc. quando hai conosciuto personalmente a venezia e in svizzera e dai vacchi ( sempre da me fattoti invitare) l'erede bacon e il miglior amico del pittore ancora vivente david marion che hanno ufficialmente dichiarato che sapevano benissimo di me anche quando l'artisa era in vita (a parte altri che se avessi la bontà di leggere i miei articoli conosceresti) dà la misura di come dialogare con una bella personcina come rossi roiss (condannato più volte per diffamazione aggravata e secondo alcuni siti una volta finito in galera per spaccio di opere false -se sia vero non so ma curiosamente a questo lui non replica- bel prestigioso interlocutore che ti sei scelto ) abbia appannato dicevo la tua finora brillantissima obbiettività critica
-di fronte però a una balla, anzi vera e propria mascalzonata come asserire che il numero di disegni "cresce a vista d'occhio" -quando io ho sempre detto che sono e rimangono alcune centinaia- eh no caro alberto meriteresti veramente che ti mandassi a fare in culo come col tuo stile regale hai fatto tu telefonicamente reagendo a un mio sms di qualche giorno fa che temevo in effetti troppo emotivo e che mi rendo conto adesso fin troppo minimalista..
-Sgarbi secondo te è un solo povero miserabile mercenario che solo dei "pazzi" possono coinvolgere ed edward lucie smith uno forse un pò internazionalmente conosciuto... tu invece che ti complimenti con un libellista come roiss che nessuno in Italia prende sul serio e addirittura gli fai complimenti per aver cercato di spargere un pò della suo rigurgito insinuativo sulla mia storia tu che dai del "coraggioso" a una persona che anche l'ultimo corniciaio di campagna sa essere il retroscala imbarazzante del tuo mestiere di critico sei una persona di ben altro infinito livello... dici "non so chi sia ": bè ci sono cose e persone che anche solo un critico di medio livello non si può permettere di ignorare.
E adesso come da tuo stile mandami pure a fare in.. per aver dubitato che ti stai comportando da vero amico e mettimi -invece di rispondermi amichevolmente punto per punto- nelle Spam cancellandomi inorridito come già nel passato da facebook. Dove in effetti, avendo concesso la amicizia a una persona meravigliosa come il pregiudicato signor vincenzo rossi, di me non hai certo bisogno.
un caro saluto
Cristiano

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Premesso che non entro nel merito della indagine che questo interessante sito ha condotto sulla vita del signor Vincenzo Rossi (in arte Roiss) credo nondimeno di un qualche interesse per il videolettore poter dedurre da questo scambio di e-mail come è finita la presunta intesa che si sarebbe creata di recente tra il signor Rossi Roiss e un critico di nome e di buona popolarità come Alberto Agazzani.

Cristiano Lovatelli Ravarino

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----- Original Message -----
From: Alberto Agazzani
To: cristiano lovatelli
Sent: Friday, July 30, 2010 7:59 AM
Subject: Re: da CRISTIANO PER ALBERTO. MOSTRE BACON
PS Ora forse capisco: se ti riferisci a quell'individuo che scrive livorosamente contro di te è stato cancellato dai miei contatti dopo la nostra telefonata e non ho più alcun contatto, nè voglio averne: troppo livore, troppa malafede, troppo accanimento per essere una persona normale.
Non so a quale congratulazioni tu ti riferisca: non ne so! Congratulazioni da parte mia certamente no! Chiarisciti
Riguardo al resto mi tolgo volentierissimo dal gioco (in realtà credevo di averlo già fatto da tempo) viste le troppe rogne (calunnie, menzogne, ecc ecc) al centro delle quali mi sono trovato per la prima volta in vita mia guarda caso da quando ho legato il mio nome al tuo in quella vicenda.
Prima, per quasi vent'anni, non è mai accaduto nulla del genere. Strano, vero?
Berlino era un'idea ed una volontà di Marilena, alla quale non posso dire di no. Guastalla era un autentico favore a te ed alla tua causa (ma ne ero sempre meno convinto, per evitare il fuoco di fila dei calunniatori spuntati come funghi attorno a te): credo che i disegni di Balthus, che raddoppieranno come numero, reggeranno anche da soli.
Tant'è.
Ciao
Il giorno 29/lug/2010, alle ore 23.35, cristiano lovatelli ha scritto:
Caro Alberto ti considero una persona troppo perspicace per pensare tu possa supporre proponibile a questo punto una tuo apporto alle mostre di disegni di Bacon a Berlino o un mio contributo di disegni dello stesso alla tua mostra di Guastalla (scusami nondimeno comunque con le autorità di riferimento locali ) dopo la tua lettera di congratulazioni allo spurgo insinuativo contro di me della più incommentabile persona cioè Rossi Roiss che io abbia mai incrociato in trentanni di conoscenza del mondo dell’arte e ad aver espresso dubbi e perplessità nella medesima lettera che non fanno onore alla tua intelligenza dati gli innumerevoli spunti documentali che hai avuto nel corso ormai di questi anni -sulla vicenda dei diegni regalatimi da Francis Bacon- per poterli sanare.
Come sai non ho mai creduto -nonostante i sussurri e grida- che tu sia un losco stilatore di email o pagine di face book anonime per cui sono sicuro che nonostante il nostro distacco non inizieranno a germogliarne contro di me…cosa che se inopinatamente invece avvenisse te le segnalerò perché tu possa cercare di capire chi, in modo così subdolo, sta cercando di minare la tua credibilità. (Cosa io c'entri con queste sussurra e grida diffamatorie nei confronti di Agazzani non lo sa neanche nostro Signore, ndr)
Ti faccio in ogni caso -anche se non ne hai certo bisogno- i migliori auguri per il buon esito futuro di una carriera fino adesso limpida e brillante.
Cristiano

Commenti

  1. Caro Cristiano,

    rispondo volentieri alla tua delirante risposta. E con sintesi.

    Come sempre riferisci i fatti alla tua maniera, con un esotico (per dirla alla Cremonini) miscuglio di mezze verità, invenzioni, miti, menzogne. Ma questo è affar tuo e della tua ormai metastatizzata vicenda.

    La mia risposta ad una serie di "provocazioni" del signor Rossi-Roiss, che non conosco, non ho mai avuto il piacere di conoscere e della cui esistenza ho appreso solo in questa ennesima, sgradevole circostanza, contiene TUTTI elementi e considerazioni che tu, come tanti altri che hai la sventura di citare nel tuo delirio, perfettamente conoscevate appartenere al mio pensiero. Mi stupisco, dunque, del tuo stupore. TUTTI sanno, infatti, che il mio scietticismo riguardo i tuoi disegni è paragonabile solo al fascino che la loro vicenda esercita su di me; posizione molto ben espressa nel mio saggio veneziano (non a caso per qusto non totalmente gradito da te e dai tuoi soci). Tutto il resto lo sottoscrivo in pieno, come tu ben sai essendo stati quei pensieri oggetto di più e più confronti, anche in presenza di altri che non citerò, a differenza tua, per non tirarli dentro una questione che ormai vive più di polemiche che di arte. Così come tutti sanno, per le stesse ragioni, il mio totale, sottolineo totale, disinteresse a partecipare alle vostre operazioni da "venditori della fontana di Trevi". Tutti, ribadisco. Le due mostre berlinesi (di disegni che ho visionato personalmente coi galleristi poche settimane or sono, una torrida domenica di luglio, nella tua casa bolognese: già dimenticato??), che avevo accettato malavoglia di presentare, nascevano dall'impossibilità di negarmi ad una persona che stimo e amo profondamente, che a sua volta è storica testimone del mio scetticismo. La terza era uno scientifico contributo alla riverca della Verità, non certo uno spot stile Telemarket di quelli che tu, Pinocchio, il Gatto e la Volpe andate disseminando qua e là.

    Il resto sono solo deliri nel merito dei quali non ho proprio voglia di entrare. Perdona la citazione popolare, e come tale velata di sacrosanta grevità, ma mia vecchia e saggia nonna soleva dire che "la merda più la si mescola e più puzza". Ed io di contribuire ancora al tuo rimescolare continuo non sono interessato, non ne ho voglia e, sopra tutto, non ho tempo. Per quest'ultima ragione, sopra tutte, pongo il "punto e basta" a questa vicenda, annunciandoti sin da ora che non continuerò a rimestare in alcun modo ciò che tu vai spargendo in giro.

    Cordialmente



    Alberto Agazzani

    RispondiElimina
  2. Troppo poco lo spazio nei Commenti per contro…contro rispondere ad Agazzani che ricordavo come una persona elegante e che invece di replicarmi punto su punto si rifugia in iracondie generiche e usando ragionamenti basati sulla dice lui “merda”che proclama di non voler più spargere continuando invece a farlo in solitaria ad esempio sul blog di Exibart. Aprofitterò invece della riapertura di Kengarags dopo la breve pausa estiva anche per puntualizzare le incredibili teppistiche balle con cui Gabriele Arruzzo che oltre a essere un buon artista pensavo fosse anche-sbagliandomi- una persona perbene si è concesso un bel tuffo suicida nello schiumatoio del signor Rossi Roiss. Da: Cristiano Lovatelli Ravarino

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  3. I (risibili, mi sia concesso, e comunque chiaramente non commensurabili ad una mia parcella professionale adeguata) doni, natalizi e non, ricevuti spontaneamente da Cristiano Lovatelli Ravarino, che lui poco elegantemente e inopportunamente ha avuto il pessimo gusto di elencare, rinfacciandoli di fatto (rivelando la vera natura della sua interessata ed ostentata amicizia nei miei confronti), in un suo delirante scritto ripreso altrettanto follemente dal Rossi Roiss in uno dei suoi tanti blog, sono stati evidentemente provocati da un suo ingiustificato quanto immotivato e mai alimentato senso di riconoscenza (o di colpa?) verso la mia persona, all’interno di un rapporto personale (ovviamente non intimo, preciso per i pruriginosi) in alcun modo riconducibile alla mia esperienza veneziana.

    RispondiElimina
  4. Secondo Agazzani un disegno di Francis Bacon di 100 cm per 70 da me avuto in dono per il saggio del catalogo veneziano da lui stesso definito di "straordinaria potenza " e da lui subito esibito con orgoglio su face book e una maschera di Montanelli in ceramica regalatami da Giorgio Soavi con una attribuzione che lo stesso Agazzani definiva possibile o a Francesco Messina o a Pericle Fazzini e a lui regalata senza alcun obbligo ma in omaggio a un suo in effetti straordinario articolo commemorativo per la scomparsa di Soavi a cui ero legato come a uno zio sono "doni risibili "....non posso che scusarmi di non essere stato in grado di pagargli la parcella con un quadro di Rembrandt. da:Cristiano Lovatelli Ravarino

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  5. Leggo solo ora. Sono distratto?!
    Fazzini? Messina? Grazie!
    Dopo Bacon ci sono alternative?!
    Mai chiesto nulla. Grazie, dunque. Ma rimane una terracotta (una di molte a quanto mi risulta) improbabilmente dal Ravarino attribuita. Quindi probabilmente mitomanizzata.
    La prossima volta concorda (e paga) una parcella. Per quanto misera varrà sempre più di una terraglia (o di un cartoncino Fabriano) improbabilmente d'artista.
    Ma per me si trattò di un favore. E come tale gratuito.
    Il resto è stata volontà (non generosità in quanto rinfacciata) tua.
    Tant'è.
    Con tanta simpatia. E altrettanta pena.


    a..

    RispondiElimina

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