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Unibo. Festa delle scritture – III edizione. Presentazione dell’e-book Mari&Muri

Il 16 giugno 2016 si svolgerà la terza edizione della Festa delle Scritture, organizzata dall’Università di Bologna, presso il Dipartimento di Filologia classica e Italianistica – Aula Pascoli (piano terra), in via Zamboni 32. In questa prestigiosa occasione verrà presentato l’e-book Mari&Muri (dalle ore 17.30 alle 18.45), che raccoglie i racconti scritti dai partecipanti al laboratorio Eks&Tra 2015 di scrittura creativa, collettiva e meticcia. Il laboratorio dal 2014 è all’interno del percorso accademico ed in particolare dell’insegnamento di Sociologia della Letteratura del prof. Fulvio Pezzarossa. Tutor del laboratorio è lo scrittore Wu Ming 2, che così descrive l’esperienza, nella sua introduzione. “Oggi, con lo sguardo rivolto ai muri terrestri che nel frattempo si sono moltiplicati, il binomio Mari&Muri che abbiamo scelto come titolo di questa raccolta mi appare in un’altra luce. Non più il mare che diventa bastio

Il ritratto - viaggiatore del tenore Vsevolod Grivnov. Dipinto da Lolita Timofeeva

"Oprichnik ja! Ritratto di V. Grivnov", 2007, cm.160x100, di Lolita Timofeeva Finalmente il ritratto del tenore Vsevolod Grivnov , dipinto da Lolita Timofeeva , torna a Mosca con il suo proprietario. Vsevolod Grivnov può vantare una brillante carriera e un ricchissimo repertorio,   dal 2001 è il solista del teatro Bolshoi. Il dipinto è stato realizzato dall’artista lettone nel 2007 a Bologna, durante l’esibizione del cantante al Teatro Comunale. Dopo essere stato esposto a Bruxelles, Parigi e Barcellona è approdato infine a Firenze, dove   il celebre tenore ha appena interpretato Vaudémont nell’opera “Iolanta” . E’ l’ultima opera composta da Čiajkovskij e quest’anno è stata per la prima volta rappresentata con successo all’Opera Firenze al 79° Maggio Musicale. Vsevolod Grivnov

Foggia. “Rigorosamente Libri” ospita le opere dell’Archivio Palli

Torna anche quest’anno l’appuntamento con Rigorosamente Libri , la rassegna organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia per celebrare il libro d’artista. Per il 2016, la mostra sarà dedicata a “Libri d’Artista. Libri Oggetto e Libri d’Arte dall’Archivio Carlo Palli” . «La Fondazione Banca del Monte di Foggia -spiega nell’introduzione del catalogo dell’esposizione il suo presidente Saverio Russo – prosegue il suo viaggio attraverso il mondo del libro d’artista, ospitando una vasta e significativa selezione delle opere conservate nell’Archivio Carlo Palli di Prato. Si tratta di una delle più importanti collezioni al mondo di libri oggetto, d’arte e d’artista , cui hanno attinto, prima di noi, tra gli altri, il MART di Trento e Rovereto, la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, la Triennale di Milano, e le mostre tematiche organizzate negli anni passati, ad esempio, a Bratislava, Taiwan, Firenze, Milwaukee, Goteborg e Buenos Aires». Nel catalogo, il president

Le donne tentatrici di Carlo Portelli

di Lolita Timofeeva Alla Galleria dell’Accademia di Firenze oggi si conclude una sorprendente mostra di un artista poco conosciuto. La sua storia è piuttosto travagliata e l’ attribuzione di alcuni suoi lavori – incerta. Infatti, la maggior parte dei dipinti in esposizione sono eseguiti con grande maestria e alcuni, invece, sono di dubbia fattura.  CarloPortelli (primi anni del ’500 e il 1574) è stato un manierista  e ciò che colpisce di più nei suoi lavori è il trattamento particolare delle figure femminili. I corpi delle donne sono raffigurati  in torsioni irreali ma nel contesto dell’opera sono convincenti per la loro stabilità compositiva. Le protagoniste sono intente a sedurre i personaggi delle scene religiose rappresentate, per questo i gioielli che indossano portano i simboli del male. I  dipinti di Portelli  sono permeati di allusioni,  di incroci degli sguardi e del sentore di intrigo. E’ stato un artista audace, bizzarro e moderno. Allegoria dell'Immac

55-летие первого полёта человека в космос. Библиотека иностранной литературы

Выставка «Пространство и миры. 55-летию первого полёта человека в космос посвящается» Живопись Игоря Химича 55 лет назад, 12 апреля 1961 года, в 9 часов 7 минут утра с космодрома Байконур в степи Казахской ССР 27-летний Юрий Гагарин первым в мире совершил свой легендарный полет в космос, открыв человечеству дорогу к звездам. В рамках празднования юбилейной даты этого величайшего прорыва XX века Выставочный центр Библиотеки иностранной литературы представляет выставку живописи Игоря Химича «Пространство и миры», открытие которой состоится 5 апреля в 17.00 в Бежевом зале Библиотеки. Идея познания окружающего мира и космоса интересовала человека во все времена: звезды указывали путь мореходам, вдохновляли поэтов и ученых. В начале XX века возникло новое направление в мировой и русской культуре – «космизм», включающее в себя элементы науки, философии, религии и искусства. Поиск новой эстетики, с отражением космического мироощущения в художественном пространстве, воплотился

Гениева."Екатерина: Признание и признательность". 1 апреля в Библиотеке иностранной литературы

Выставка, посвященная Екатерине Юрьевне Гениевой и приуроченная к ее 70-летию, развернута в Мраморном зале Библиотеки иностранной литературы. На выставке представлены: высокие награды Е.Ю.Гениевой – Мальтийский орден, медаль К.Д.Ушинского, Орден Дружбы, Орден восходящего солнца и многие другие российские и международные отличия; книги, автором, редактором или вдохновителем которых была Е.Ю.Гениева; произведения живописи и графики российских и зарубежных художников, среди которых портреты Е.Ю.Гениевой, специально подготовленные к этой выставке, и работы, созданные под впечатлением сотрудничества с этой выдающейся личностью. Среди работ: Людмила Григорьева-Семятицкая «Портрет директора библиотеки», «Портрет о.Александра Меня»; Заави Кармель (Израиль) «Гениева и ее литературные собеседники; Юрий Косаговский «Гениева – посол мира»; Лолита Тимофеева (Италия) “Вихрь и страсть»; Юлия Бугуева «Генева. Окрывая миры…»; Ел

ROBERTA SERENARI. TRA INCONSCIO E INTENZIONALITA’.

Fiuggi, Terme Bonifacio - dal 2 al 30 aprile 2016 di Giovanni Stella Ama l’azzardo Roberta Serenari, ma non l’azzardo dell’ infinita trasgressione coatta che del gesto distruttivo fa mestiere, in danno della più riconosciuta categoria dello spirito che è l’arte. Il rischio, che lucidamente corre l’artista, sta nel confronto temerario con il patrimonio sontuoso da “siglo de oro” che nel versante iconico della pittura ha toccato vertici di strabiliante eleganza formale e di pensiero forte, tali da segnare la civiltà occidentale. Da questo enorme deposito di immagini che hanno segnato il nostro immaginario, Roberta Serenari ha tratto una grande lezione, secondo cui la vera, grande pittura, pur nei termini di una rappresentazione della realtà riconoscibile, è astratta, metafisica, nel senso che indaga e rende visibile l’invisibile, la realtà sottostante, l’oltrerealtà. L’artista vanta un’amicizia con l’antico, non la sua ripetizione nel viaggio ch’essa compie intorno alle esi