di Lolita Timofeeva
Alla
Galleria dell’Accademia di Firenze oggi si conclude una sorprendente mostra di
un artista poco conosciuto. La sua storia è piuttosto travagliata e l’
attribuzione di alcuni suoi lavori – incerta. Infatti, la maggior parte dei
dipinti in esposizione sono eseguiti con grande maestria e alcuni, invece, sono
di dubbia fattura.
CarloPortelli (primi anni del ’500 e il 1574) è stato un manierista e ciò che colpisce di più nei suoi lavori è
il trattamento particolare delle figure femminili. I corpi delle donne sono
raffigurati in torsioni irreali ma nel
contesto dell’opera sono convincenti per la loro stabilità compositiva. Le
protagoniste sono intente a sedurre i personaggi delle scene religiose
rappresentate, per questo i gioielli che indossano portano i simboli del male.
I dipinti di Portelli sono permeati di allusioni, di incroci degli sguardi e del sentore di
intrigo. E’ stato un artista audace, bizzarro e moderno.
Allegoria dell'Immacolata Concezione |
Nell’Allegoria dell’Immacolata Concezione del 1566 la figura femminile che monopolizza l’attenzione dello spettatore è di Eva. All’epoca la sua nudità provocò un grande scandalo. Eva, con le dita della mano sinistra, sta solleticando il mento barbuto di Adamo, con la mano destra invece sta sostenendo il suo arnese, lo sguardo di lei è rivolto verso lo spettatore. Il suo piede destro è poggiato su quello di Adamo e nello stesso tempo maliziosamente sta sfiorando la coscia di re David. Adamo ha un’espressione addolorata e gli occhi semichiusi. Invece re David, intento a scrivere un verso del Cantico dei Cantici, sta cercando lo sguardo di Eva.
Cristo che predica con i santi Giovanni Evangelista e Battista |
Nel
dipinto Cristo che predica con i santi
Giovanni Evangelista e Battista del 1571 i drappeggi sulla schiena scoperta
della donna, ornati da un gioiello raffigurante il diavolo, evidenziano la
sensualità del suo collo incurvato. Ha
la testa inclinata verso un frate, il quale rapito dallo sguardo di lei tiene
la mano sinistra celata tra le pieghe della veste, quella destra invece è
poggiata sopra. Sembra nulla di strano, ma uno spettatore attento potrà notare
che in questa posizione le sue dita sicuramente stanno sfiorando la mano della
donna, poggiata a stretto contatto con la coscia del prete. Il bambino che la
tentatrice sta sostenendo con il braccio sinistro porge un frutto ad un altro
bimbo. E’ il frutto proibito.
Allegoria della carità di Carlo Portel |
Invece l’Allegoria della carità della Bonnefantenmuseum di Maastricht colpisce per la sua modernità.
Un dipinto di Tamara de Lemicka |
Potrebbe essere la fonte di ispirazione dell’artista polacca,
Tamara de Lempicka, appartenente alla corrente
dell'Art Déco. Il suo modo di modellare i corpi e stilizzare i drappeggi sembra
di essere preso in prestito dallo stravagante Carlo Portelli.
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