di Michele Zizzari
Rivisitazione di "Quando Comincia la guerra" di B. Brecht
Quando comincia una guerra tra i poveri
forse i vostri fratelli si trasformeranno
e i loro volti saranno irriconoscibili:
guarderanno gli altri e i nuovi venuti con diffidenza
e occhi colmi di paura.
Sputeranno su di loro parole traboccanti d’odio.
Ma voi dovete rimanere gli stessi.
Vi diranno che quegli altri sono diversi
figli di una mala razza che sono invasori e infedeli,
seguaci sanguinari di un dio ingiusto e crudele.
Vi diranno che sono nemici
venuti a delinquere a casa vostra
venuti a rubarvi il pane, il lavoro e le donne.
Vi istigheranno alla violenza e al razzismo.
Vi armeranno di spranghe e di false identità.
Vi manderanno alla guerra
non come a un massacro
ma come a una giusta missione.
Avranno seppellito la pace, la fratellanza, la giustizia
l’amicizia e il rispetto.
Tutto il bene avranno dimenticato.
Ma voi nulla dovete dimenticare.
Vi imbottiranno di menzogne e di prove inventate a ogni occasione:
dai comizi, dai giornali e dai tiggì.
Vi suggeriranno all’orecchio i più beceri luoghi comuni,
facili frasi da mandare a memoria,
argomenti convincenti e di sicuro effetto
per legittimare ogni atrocità.
Ma voi dovete continuare a cercare la verità.
Vi impresteranno una morale e dei valori a buon mercato.
Vi impartiranno slogan feroci per le vostre ugole rabbiose.
Vi verseranno grappa e birra nella gola
come a tutti gli altri.
Ma voi, in nome dell’amore
dovete rimanere lucidi.
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