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Risposta di Cristiano Lovatelli Ravarino a Gabriele Arruzzo sul suo intervento sulla vicenda dei disegni di Francis Bacon.
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Nella squallida arena in cui questa estate alcuni critici si sono affrontati sulla vicenda dei disegni regalatimi da Francis Bacon quello che forse più mi ha colpito è stata la allucinante creatività diffamatorio –io credevo ce l’avesse solo estetica- di un artista pure di un qualche talento come Gabriele Arruzzo… questo il significativo scambio epistolare dove Gabriele arrampicandosi sui suoi opachi specchi cerca di giustificarsi…
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Cristiano Lovatelli Ravarino
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Risposta di Ravarino alla lettera di Arruzzo resa pubblica da Rossi Roiss
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Caro Gabriele uso sempre dire che la vicenda dei disegni di Francis Bacon mi ha permesso di conoscere la migliore e peggiore gente del mondo, ti confesso che te non so come classificarti, forse come quello che pensavo potesse essere un bravo artista che di certo lo sarà ancora ma che si è anche rivelato inaspettatamente una persona incredibilmente capace di menzogne da querela nell’arena del signor Roiss che ti risparmio perché se me lo concedi ho cose un pò più interessanti da fare. Comunque: è falso che io ti telefonassi due o tre volte al giorno… l'avrò fatto in tutto perché dopo che tu mi avevi cercato mi sembravi un artista interessante e soprattutto volevo presentarti a una collezionista di Pesaro Lilla Gradari che stravedeva per l'arte e per la sua città. E' una mascalzonata triste che io possa averti detto che l'Urlo della Memoria è in gran parte inventato per il semplice motivo che non è così che non l'ho mai detto e certamente se avesse avuto qualche parte "colorita "non l'avrei confidato a uno sconosciuto che posava a dirsi onorato di conoscere chi aveva frequentato Bacon… posso aver detto, questo sì, che era meno una storia dei disegni di Bacon che una storia di me come giornalista in quel periodo... inventarsi che io abbia detto che era tutto una balla è da querela o da compassione per quello che è la tua attuale capacità di giudizio, di stile, e di come muoverti... In modo abbastanza grottesco mi tratteggi come uno che ti abbia "corteggiato" per venderti un disegno mentre sai benissimo che è esattamente il contrario... accettai le tue entusiaste appassionate richieste per e-mail di amicizia fino a venire a visitare una tua mostra a Milano dove piacendomi le tue cose coinvolsi anche collezionisti e grandi promoter d'arte (che tu hai fatto subito in tempo ad offendere, come Gianfranco Farioli). Commettendo indubbiamente un marchiano errore avevo la sensazione tu desiderassi comprare un disegno ma avessi pochi soldi... per stima per quello che allora mi sembrava un vero talento te ne offersi uno a prezzo simbolico (per inciso conservo l'assegno di un erede Venosta che grazie all'intermediazione proprio di Farioli me ne aveva acquisito uno proprio in quei giorno a prezzo più che decuplo, non avevo certo bisogno di circuire te!) perchè ho sempre ricordato che gli unici quadri che Bacon aveva dato via a prezzi simbolici a costo di far indispettire la Marlborough era a giovani talenti che stimava e in questo mi sembrava di rispettare la sua memoria... Ho scambiato in questi anni un disegno anche di piccole dimensioni per grandi tele di artisti del calibro di Leonardo Cremomini,Concetto Pozzati,Pirro Cuniberti, Antonio Saliola, Wolfango... scusami se essendo tu a differenza di loro uno sconosciuto ho pensato più consona una cifra simbolica. E’ anche falso che io sia scomparso dopo che tu avevi fatto presente una situazione economica talmente poco felice da non poterti permettere anche solo cifre simboliche ma è vero il contrario, che a non farsi più vivo sei stato tu. Lo hai fatto indirettamente dopo anni in un modo che mi chiedo quanto ci metterai a capire che ha leso per sempre -almeno a mio modesto giudizio- la tua immagine.
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cristiano lovatelli ravarino
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(ah ovviamente il giornalista che ha controllato la tua e-mail con la gallerista patrizia di Modena ero io, una volta avrei pensato davvero di scrivere su di te su riviste importanti)
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- Original Message -
From: "Gabriele Arruzzo"
To: "cristiano lovatelli"
Sent: Tuesday, August 17, 2010 3:49 PM
Subject: Re:
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Caro Cristiano,
se c'è uno che qui merita compassione è il signor Rossi-Roiss che ha pubblicato testo e foto di mail private che tali dovevano rimanere. Non sai quanto mi faccia incazzare sapere che quell'estratto di mail e quella foto siano sul web. Quando m'aveva detto che aveva intenzione di pubblicarle io gli ho esplicitamente detto di no. Poi dopo qualche tempo me le sono ritrovate in rete senza poter fare più nulla... Se guardi (spero non l'abbia cancellato...) il primo commento al suo blog (http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2517968.html) leggerai una mia lamentela a riguardo, ma ormai la frittata è fatta. Non volevo farti apparire come un venditore di fumo... se fin dall'inizio, avessi saputo che avrebbe pubblicato quello che ho scritto avrei certamente usato un altro tono. Se leggi bene tra le righe noterai che io rimarco il mio stare in "una terra di mezzo" in questa delicata questione. Non voglio schierarmi con nessuno perché mi mancano elementi che mi possano dare una chiara prospettiva delle cose. Non so se questi benedetti disegni siano autentici, non so se siano falsi. Mi incuriosiscono, mi piacciono, questa storia m'intriga e ho sempre cercato di capirne di più.
Ho contattato Rossi-Roiss per lo stesso motivo per il quale ho contattato te: saperne di più sul suo libro. Per me siete due faccie della stessa medaglia. Al signor Rossi-Roiss ho posto delle legittime domande da uno che vuole cercare di far luce in questa storia e alla fine sono stato usato, ho peccato di ingenuità. Che questo sia accaduto a distanza di anni spiace innanzitutto a me, posso comprendere che dia l'idea di una sorta di coltellata alla schiena, ma non avevo proprio intenzione di ferire nessuno. Mi prendo però la responsabilità di quello che ho scritto. E' vero che mi chiamavi anche due volte al giorno. E' vero che dopo che c'è stata quella "incomprensione sul mancato acquisto" (chiamala così ma, giuro, non voglio essere polemico) non ci siamo più sentiti. E' vero che "ti sei preso delle libertà" (parole tue che ricordo benissimo) quando hai scritto l'Urlo della Memoria. Ma non ho vissuto questo con rabbia e rimpianto come sembra dal modo il cui il Rossi-Roiss ha inserito la mia mail nel suo post, io di queste cose ne ho scritto senza la cattiveria che lui ha voluto ritorcere nei tuoi confronti, credimi. Di te conservo un bel ricordo e ho sempre amato questo tuo modo di fare sopra le righe, il "personaggio" di cui parlo viene fuori anche da fingerti giornalista di Artnews per avere la mia mail... Apprezzo il fatto di avermi scritto più che sentirci per telefono, così almeno si è tutti più calmi e tranquilli e si possono ponderare meglio le risposte. Sai che ancora mi dispiace per quello che è successo col tuo amico Farioli? Spero che i disegni del Maestro siano un giorno autenticati in modo incontrovertibile ed io mi mangerò la mani per non aver approfittato di quell'occasione.
Auguri anche a te,
G.
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Caro Gabriele
se tu avessi cercato di informarti dignitosamente sulla mia vicenda avresti scelto interlocutori meno indecorosi e che chiunque in Italia - tranne te- conosce come tali... Che io sia "l'altra faccia della medaglia" di un caso psicologico come rossi roiss vallo a dire a tua nonna o alla tua compassionevole ignoranza unico motivo per cui non ti querelo... ci sono mostre in giro dei miei disegni di Bacon per mezzo mondo in questo momento e io quando vado in Inghilterra dormo nel castello dell'erede Bacon David Edwards ….
La verità è che hai voluto pavoneggiarti di questo contatto in modo narcisistico teppistico e rozzo... ben altra cosa è ricordare che io posso aver descritto il mio libricciuolo rievocativo di quindici anni fa "scritto sopra le righe" (certo, infatti parlo più di terrorismo spionaggio e giornalismo che di Bacon e dei suoi disegni) rispetto a mettermi in bocca che io avrei confessato a un emerito sconosciuto che era "in gran parte inventato "... e in quanto al tuo insistere che ti avrei sommerso di telefonate (non si capisce a quale scopo e per quale motivo) ho fatto un controllo avendo amici nella Telecom... due telefonate ci furono una sola volta proprio mi sembra perché ci tenevo a organizzare -senza poi riuscirci- un incontro tra te e una straordinaria collezionista di Pesaro la Lilla Gradari... visti gli sviluppi molto, molto meglio così...
Io non fingo di scrivere per riviste d’arte americane io scrivo per riviste d’arte americane solo che non so perché all'inizio la tua e-mail del blog non funzionava e mi sono fatto vivo con una tua gallerista usando un mio nome redazionale perché sai mai magari era già aggiornata sulla bella soddisfatta nuotata che ti stavi facendo nella piccola pozza diffamatoria del signor rossi roiss....
Any how best wishes
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