opera di Angelo Casciello
“..Attraverso un
varco, disegnato all’uopo, passaggio angusto e altresì vitale tra i due vani,
si giunge al secondo ambiente, “disegnato” da Angelo Casciello, noto artista
partenopeo. L’opera di quest’ultimo si dispiega a tutto campo. L’artista ha
lavorato sulle pareti, sul pavimento, sul soffitto. S’è trattato di un intervento
preliminarmente decorativo e architettonico, teso a delineare i fondali
dell’ambiente, segnico-pittorico poi. Ambiente singolare, in parte rimodellato
dall’artista, a pareti convergenti verso uno scenografico finestrone aperto in
lontananza alla vista superba del mare.
L’opera è
concepita come doppia griglia segnica, che ribalta sulla parete un primo e un secondo piano di motivi
simmetrici di forte intensità allusiva. I motivi riflettono un andamento
lineare sul pavimento e sul soffitto, reticolare sulle pareti. I segni sono
caratteristici dell’arte di Casciello, astrattamente richiamano motivi
naturalistici e talora organici, riletti in chiave simbolica.
Si tratta, in
effetti, di una simbologia complessa, in cui il dato reale viene trasferito in
un segno astratto senza perdere del tutto il suo carattere formale: segno
allusivo ma altresì criptico, cifrario di un interiore, misterioso linguaggio.
I segni sul pavimento e sul soffitto, nella
variabilità di percorsi sovrapposti e intrecciati, interpretano un orientamento
verso una forma circolare in assetto centripeto. In alto il tracciato ha un
vago rimando a motivi cristiani. Lateralmente, alle pareti, le trame
definiscono un contesto: leggere, come spazi entro spazi, composte linearmente,
come forme galleggianti. Spazi della coscienza e della memoria. Ribaltano come
all’interno, specularmente, in una trama meno leggibile e quasi trasparente, il
motivo esterno. Sono finestre interiori che si affacciano su luoghi senza
tempo. Si riconoscono immaginari cipressi, alberi silenziosi, motivi floreali.
Ovunque è concentrazione e silenzio. La pace è in questo guardare oltre, avendo
fissi gli occhi al presente, dove convergono memoria e attualità, sentimento
della storia e sentimento del tempo.”
(estratto dal
testo di Giorgio Agnisola, pubblicato nel catalogo della mostra)
ANGELO
CASCIELLO
(Scafati, 1957) scultore e pittore italiano. Vive e opera a Scafati.
Diplomatosi in
Arte Applicata presso l’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco (Napoli) ha
conseguito il Diploma di laurea in Tutela dei Beni Culturali presso
l’Università degli Studi di Salerno; quello in Pittura all’Accademia di Belle
Arti di Napoli. Ha anche seguito un corso di Scultura diretto da Arnaldo
Pomodoro.
“Segni di Memoria
e Pace” è l’evento con cui la Fondazione La Verde La Malfa - Parco dell’Arte ha
inaugurato 22 giugno 2014 due mostre
d’arte contemporanea: una permanente e l’altra temporanea di artisti nazionali
e internazionali realizzate anche con la Galleria Michela Rizzo di Venezia.
“Stanza della
Memoria e Stanza della Pace” è a cura del Prof. Giorgio Agnisola.
Nella Stanza della
Memoria sono esposte le ultime acquisizioni della Fondazione, ovvero, i lavori
di Lawrence Carroll, Cristina Treppo, Lolita Timofeeva e Emily Joe.
Attraverso un
varco tra i due vani, si giunge al secondo ambiente, la Stanza della Pace,
“disegnato” da Angelo Casciello che ha realizzato un’opera site specific.
Tutte queste opere
faranno parte della collezione permanente della fondazione.
Invece la mostra
collettiva temporanea “Le immagini della
memoria” a cura dello storico dell’arte Giuliana Albano sarà in corso fino al
27 settembre ed indaga il tema della memoria mediante i lavori di Silvano
Tessarollo Cristina Treppo, Lolita Timofeeva e Emily Joe.
via Sottotenente Pietro Nicolosi,
29 – 95037 – S. G.La Punta - Catania
tel.
095-7178155 | 3385078352
parcodellarte@libero.it
| www.fondazionelaverdelamalfa.com
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