Ritratto di Giorgio
Guazzaloca dipinto da Lolita Timofeeva
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di e.m.
Se ne andato
mercoledì scorso Giorgio Guazzaloca, il primo sindaco non comunista di Bologna
la “rossa”.
Il macellaio agli
esordi della sua carriera, entrò nella storia nel 1999 quando vinse a sorpresa
le elezioni, sfidando il monopolio comunista del capoluogo emiliano durato 54
anni. Un bolognese DOC, non diventò mai un “uomo del partito” pur essendo
sostenuto dal centrodestra.
Amava Bologna ed era
ricambiato dalla sua gente. Era stimato anche dagli avversari politici, tanto è
che nel 2001 un gruppo, prevalentemente diessini o ex, gli fece un regalo
particolare: commissionarono all’artista lettone Lolita Timofeeva il ritratto
del primo cittadino. Il gesto provocò contrasti nel ambiente politico.
Si legge su il Resto
del Carlino del 7 febbraio: “Ma che quadro divertente e - temiamo - per nulla
malizioso, quello che hanno regalato ieri a Guazzaloca, per il 57esimo
compleanno, gli amici della briscola. Amici storici, una nutrita pattuglia di
vecchie glorie uscite quasi tutte, diritte sparate, da vent’anni e passa di
storia del Pci bolognese. E già su questo si potrebbe tratteggiare tutto un
mondo di consuetudini, legami e frequentazioni capace di inceppare i fegati del intero centrodestra”.
Ma il gesto suscitò
polemiche anche nella sinistra.
L’autrice della tela Lolita
Timofeeva racconta:
- Al primo appuntamento
con il sindaco scattai tante foto nel suo ufficio e mentre mi donava un libro
sulla storia dei macellai di Bologna, intuì l’orgoglio nel suo commento, rimasi
colpita. Tornai nel mio studio e sfogliando il volume vidi il quadro di
Carracci “La bottega del macellaio”, così decisi di inserire nel mio dipinto il
quarto di bue. Quando comunicai questa mia idea al gruppo dei committenti, fui
criticata: “Devi rispettare il sindaco”. Tornai al Palazzo D’Accursio per sentire da Guazzaloca: “Sono fiero di
essere un macellaio. Proceda pure”.
So che era
affezionato a questa sua immagine, teneva sempre il ritratto nel suo ufficio.
Oggi nella Sala Rossa
di Palazzo d'Accursio è stata allestita la camera ardente con il picchetto d’onore. Domani alle 10.00
– la messa nella Cattedrale di San Pietro per ultimo saluto. Per la stessa
giornata il sindaco Verginio Merola ha proclamato lutto cittadino.
Il gruppo di persone
che festeggiarono Giorgio Guazzaloca nel 2001 insieme alla pittrice con il
ritratto sullo sfondo
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